Doris Lessing – Vita
Lui aprì gli occhi: azzurri, un azzurro vivo, anche in quella oscurità. Poi disse: “Vede, io non sto vivendo la mia vita. Non è la mia vera vita. Non dovrei vivere come vivo”.
Lui aprì gli occhi: azzurri, un azzurro vivo, anche in quella oscurità. Poi disse: “Vede, io non sto vivendo la mia vita. Non è la mia vera vita. Non dovrei vivere come vivo”.
Mi rendo conto di aver vissuto momenti della storia che sembravano immortali. Ho visto il nazismo di Hitler e il fascismo di Mussolini, che sembravano destinati a durare mille anni. E il comunismo dell’Unione Sovietica, che si credeva non sarebbe finito mai. Ebbene tutto questo oggi non esiste più. E allora perché mi dovrei fidare delle ideologie?
È dai falliti e dagli sconfitti di una civiltà che se ne possono meglio giudicare le debolezze.
Quello che le femministe vogliono da me è qualcosa che loro non hanno preso in considerazione perché proviene dalla religione. Vogliono che sia loro testimone. Quello che veramente vorrebbero dirmi è “Sorella, starò al tuo fianco nella lotta per il giorno in cui quegli uomini bestiali non ci saranno più”. Veramente vogliono che si facciano affermazioni tanto semplificate sugli uomini e sulle donne? In effetti, lo vogliono davvero. Sono arrivata con grande rammarico a questa conclusione.
Ma lo scoiattolo accorre veloce al cancello, solleva le zampette come fosse un questuante; poi con quelle anteriori raspa le mie gambe, come un gatto che chiede di essere nutrito o accarezzato. Volti le spalle, svolti un angolo… e non c’è più nulla.
In verità non le veniva in mente nessuna creatura come lui. Era Ben, era se stesso… qualunque cosa fosse.
Vincere il Nobel è stato un maledetto disastro.