Ettore Mazzuchelli – Antichi aforismi
Colui a cui è grave il tacere non è capace di cose grandi; e chi non apprese prima a tacere non saprà poi parlare.
Colui a cui è grave il tacere non è capace di cose grandi; e chi non apprese prima a tacere non saprà poi parlare.
Un ottimo intelletto, accoppiato ad una pessima volontà, forma un matrimonio onde nascono mille mostri.
Non solo il saper rispondere con prudenza, ma ancora il saper ascoltare con pazienza, sono il condimento più grato dell’onesto e civil conversare.
Le perfezioni create e naturali appaiono in lontananza più grandi di quel che sono, e possedute da vicino presto annoiano: perché l’idea è maggiore della verità.
Un sapere sregolato non è sapere.
Il troppo spesso guasta il buono, ed avvilisce il prezioso.
Dice o scrivere taluno le medesime cose che un altro: oppure questi di letta e quelli annoia.
La conveniente formalità dell’azione la fa progredire, le eccessive formalità del trattare lo rendono insopportabile.
Col voler troppo, non si ottiene né manco il meno.
I grandi ingegni in poche voci dicono molte cose; e gl’ingegni mezzani parlano molto, e dicono poco.
Il tempo ne sa più di tutti, perché è vecchio.
Il tratto in apparenza sincero è il più ingannevole di tutti gli altri.
Saper le cose, e non farle, è più da grammatico che da filosofo.
La croce è la prima e l’ultima lettera dell’alfabeto cristiano; ed è la strada io scabrosa insiememente e più piana per giungere al cielo.
Non è grand’uomo chi scrivere molto, ma chi scrive bene.
Ciò che fa l’anima nel corpo, ma il segreto del consiglio.
Il tempo è un gran maestro e un gran medico, ma per alcuni vola, per altri zoppica.