Francesco Iannì – Paura & Coraggio
Oggigiorno dare fiducia al prossimo può essere considerato quasi un atto eroico.
Oggigiorno dare fiducia al prossimo può essere considerato quasi un atto eroico.
Dietro l’angolo si cela il timore che ogni cosa positiva, che ci fa sentire realmente bene, possa svanire con la stessa facilità con cui ci ha travolto.
Il pianto è la dimostrazione tangibile di forti emozioni.
Prima di porre una qualsiasi domanda a me stesso o ad un interlocutore, mi accerto sempre che io sia forte abbastanza da poter accettare una qualsiasi risposta.
Spesso ci comportiamo in modo diverso da come vorremmo, facendo grandi giri intorno alla verità, terrorizzati all’idea di poter essere feriti osando giocare la carta della sincerità.
A volte, il “buono” è soltanto un debole codardo.
Più ci sentiamo al sicuro, più siamo buoni con gli altri; è il sentimento della paura, solitamente, a tirar fuori la parte più meschina di noi stessi.
Ci vuole fegato, per avere coraggio.
Ogni uomo agisce motivato da tre sole cose: paura, speranza o abitudine.
Le persone forti sono quelle che, non smettendo di credere nei propri sogni, vanno avanti per la loro strada.
La paura è la madre di ogni male.
La realizzazione di un sogno può essere compromessa dalla paura di fallire.
Anche se il futuro fa paura, non ci si può rifugiare nel passato soltanto perché lo si trova rassicurante.
Che tu abbia il coraggio di realizzare ciò che cominci, di portare a termine quello che, per paura, interrompi bruscamente a metà, di superare una situazione dura, di sconfiggere il desiderio di rintanarti sotto le coperte per mandare tutto a puttane.
Vorrei potermi dissolvere come semplice carta bruciata e finire in un breve attimo di esistere, se avessi la certezza di poter portare via con me il mio passato e ogni qualsiasi traccia che possa poi farmi ritornare in vita.
Il mondo è pieno di porte: alcune sono automatiche, altre dobbiamo aprirle noi. La maggior parte di esse rimangono chiuse perché nessuno ci dice cosa c’è oltre e noi non abbiamo il coraggio di scoprirlo.
Quello di “mettersi a nudo” è un atto di grande fiducia. Ma per aprirsi agli altri, per sconfiggere quel turbamento interiore scaturito da un’intima battaglia tra il dire e il custodire in segreto, ci vuole anche un gran coraggio. Superare quella stretta al cuore, quel rossore delicato, quel soffio di calore alle guance non è sempre un’impresa facile.