Francesco Iannì – Comportamento
Chi vede un elemento sgradito in qualcun altro, per il solo fatto di notarlo, spesso arriva a credere che tale difetto esista davvero.
Chi vede un elemento sgradito in qualcun altro, per il solo fatto di notarlo, spesso arriva a credere che tale difetto esista davvero.
Alla base della ricerca del giudizio positivo altrui, essenzialmente vi è la paura del rifiuto e della conseguente emarginazione.
Bisogna saper commettere gli sbagli giusti.
C’è chi ce la mette tutta per rendermi insicuro e ci riuscirebbe pure, se non avessi già una scarsissima fiducia in me stesso.
Fin quando ti comporti come, secondo gli altri, devi comportarti, va tutto bene; sei il più buono, educato, dolce e comprensivo del mondo. Quando, stufo di certe dinamiche, ti imponi e decidi di mettere un freno, improvvisamente ti trasformi in uno stronzo patentato, pazzo, nervoso e intransigente, manco fossi Joker o Wonder Woman con la cabina telefonica di marmo di Carrara intarsiata d’oro.
Risultare maturi (agli occhi degli stolti) con una costante serietà formale, è davvero semplice. Molto meglio, piuttosto, è sembrare immaturi, ma piacevoli, scoprire la facoltà di saper essere divertenti semplicemente perché si è anzitutto tranquilli con sé stessi.
Le persone che critico sono le stesse a cui tengo e da cui mi aspetto qualcosa di positivo. Per tutti gli altri, provo solo indifferenza.
Ho aspettato un autobus che mi portasse in centro; ma dopo ore di vana attesa, ho preferito andare a piedi.
Chi è schietto e rigoroso con se stesso, lo è quasi sempre anche con gli altri. Ma difficilmente il trattamento gode dello stesso risultato.
Istinto è sinonimo di sincerità.
Non sarò mai un ragazzo impeccabile, con la camicia sempre perfettamente stirata. Non riuscirò a entrare in un supermercato senza neppure avere un capello fuori posto, o a non macchiare una maglietta bianca. E sapete il motivo? Perché a me non interessa essere sempre elegante, a tutti i costi. Sono felice delle mie imperfezioni, poiché essere perfetti, significa pure essere artefatti. E io, piuttosto, voglio essere me stesso, diverso nelle diverse situazioni che vivo. Io sono tante cose, in tanti modi, e non voglio limitarmi.
Cerco non so cosa e la cerco non so dove da chissà quanto tempo.
Che senso ha essere onesti, se si finisce per spezzare il cuore di qualcuno?
Il valore delle parole non è assolutamente paragonabile a quello dei gesti e delle azioni.
Certe volte, per potersi difendere, il mio cervello viaggia, si allontana e giunge in un altro mondo, più giusto e più buono.
Ieri dicevo “vorrei”; oggi dico “voglio”.
Alle persone piace vantarsi quando vincono, ma si nascondono quando perdono.