Francesco Iannì – Carità
La felicità che si dona non è mai abbastanza.
La felicità che si dona non è mai abbastanza.
Forse ascoltando riusciamo a rallegrare gli altri, ma solo in parte colmiamo la nostra solitudine.
Le persone più belle sono coloro che sanno ascoltare non solo il proprio silenzio, ma anche quello di chi soffre.
È bello quando, insieme alle labbra, sorridono anche gli occhi.
Nessuno si piace, se non si sente amato; è nel piacere agli altri che si ritrova il meglio di sé stessi.
Un passato pieno di giornate buie, rende i giorni sereni a venire ancora più belli.
Per poter essere felici, è indispensabile seguire le proprie ambizioni e lottare al fine di ottenere quanto si desidera per sé.
Purtroppo, lo specchio non asseconda i nostri desideri.
Esiste una malinconia dolce e priva di dolore: è quella per la tenue musica della caducità. Caducità senza la quale non sarebbe possibile essere toccati da cotanta bellezza.
Io credo che quando fai ciò che la gente meno si aspetta dagli altri, quando ti viene detto che il mondo che hai intorno è solo il frutto della tua fantasia, quando in silenzio ti soffermi a guardare un soffitto colorato di speranze o a leggere libri, racconti, favole, tragedie che ricolmano quello che tu vuoi essere, quando senti una musica divenire sottofondo di meravigliosi sogni a occhi aperti che potrebbero avverarsi e non finire mai, che ti strappano a una realtà a cui, a volte, senti di non appartenere, ma che fai sempre un po’ più tua vedendo la bellezza che si nasconde dietro a ogni cosa, io credo allora che sia quello il momento della più assoluta soddisfazione. Un momento d’amore nei propri confronti, che dovresti imparare a non temere e a inseguire fino ai confini del mondo e ancora oltre.
Spesso abbiamo bisogno della spinta di qualcuno per diventare chi vogliamo essere.
In quanto a bellezza, non ho degli ideali precisi; cerco semplicemente delle cose che mi piacciano, e le idee mi vengono guardando, ascoltando, toccando.
Non voglio essere bello per la gente, ma voglio essere bello per me. Perché sono l’unica persona con cui passerò il resto della mia vita. L’unica che, quando mi critica, lo fa per costruire, non per distruggere.
Per stare bene, ogni uomo deve nutrire la parte infantile che ha dentro di sé.
La pigrizia è nemica del fascino.
Se vuoi migliorare le condizioni della tua vita, devi guardare prima dentro te stesso: sei tu il primo anello della catena.
Prendiamoci cura della nostra imperfezione, un bene prezioso che ci rende unici, irripetibili e capaci a imparare.