Franco Paolucci – Uomini & Donne
La sazietà è una condizione che negli uomini immaturi apre la via all’ingordigia.
La sazietà è una condizione che negli uomini immaturi apre la via all’ingordigia.
Gli uomini che si affaticano a migliorarsi non fingono mai di essere migliori di ciò che, al momento, effettivamente sono.
Il nostro DNA è ancora pieno di animalità.
Siamo per soffrire i nostri mutamenti. Siamo per gioire ogni nostro miglioramento.
Gli uomini non piangono più. Hanno smarrito l’anima, disciolta nelle maree della tenerezza, insensibili al dolore che accomuna ogni carne.
Spesso il sorriso è frutto della finzione.
Le lacrime sono la materializzazione dei nostri sentimenti e la materializzazione della nostra vitalità.
Chissà com’è ma per diventare cavaliere del lavoro occorre andare agli incontri di lavoro corazzato sempre da cavaliere.
Più l’uomo si conosce, più evolve. Più evolve, più si criticizza, finendo per bloccarsi se non accetta di avere pietà per se stesso.
Ci siamo trasformati al punto che funzionano bene solo gli organi sessuali.
Essere in vetta al fenomeno della carne non ci autorizza a brutalizzare gli animali, ravvisando in molti di loro solo del cibo. Questo pensiero malsano incide sui destini dell’uomo, preparando la generazione di esseri che vedranno in noi solo del cibo. Sintomi ravvisabili già esistono: c’è già chi ci considera merce per fare denaro.
L’immagine di me che vorrei poter inserire nella mia scheda di pensieri parole è una semplice spirale in rotazione. Sono però convinto che sia pretendere troppo.
Cerchiamo di rinascere a noi stessi ad ogni Natale. Sapremo così di non essere mai morti.
La “fantasia” offre risorse nascoste inimmaginabili ma può preludere alla catastrofe se non si conclude in noi vivacizzando la nostra piena capacità di amare.
Non sprechiamo la nostra vita confinandola nel terrore delle sofferenze sorelle dei nostri slanci di amore.
Arrivare con la propria unica moglie a baciare pronipoti è iper-gratificante.
L’oblio oscura tutto, anche le stelle.