Franco Paolucci – Stati d’Animo
Arrivare con la propria unica moglie a baciare pronipoti è iper-gratificante.
Arrivare con la propria unica moglie a baciare pronipoti è iper-gratificante.
E poi ci sono quei film, sai quelli che vorresti non finissero mai. Quelli che ti fanno innamorare dell’amore e sognare, poi, fine! La parola che non vorresti mai vedere, e, ti svegli ti asciughi quella lacrima così, così piena d’emozione quasi reale, e ti dici: cogliona, è solo un film, un bel film!
Scrivevo per evitare di impazzire. Scrivevo per spiegare a me stesso questa stramaledetta vita.
Lungo il viaggio dell’esistenza ho riposto tutti quegli attimi che, in qualche modo, hanno dato significato emozionando il mio cammino.Spesso ho pianto ma più facilmente ho sorriso poiché credo che il solo fatto di aver potuto vivere riconoscendo sentimenti è un grande dono e mai mi è sembrato sterile interagire con il prossimo avvertito, sempre parte integrante e fondamentale per dare senso alla mia vita.
Ci sono finito dentro per caso parecchi anni fa, tante volte ho cercato di venirne fuori ma nulla, ci sono sempre ingenuamente ricascato. Forse per debolezza, forse perché la chimica vince sull’intelletto, fatto sta che devo sentirla scorrere nelle mie vene, spesso. Mi devo arrendere, non ce la posso fare. Può trascorrere un giorno, al massimo due prima che la mia pelle sia vittima di crisi da astinenza da salsedine.
Penso e ripenso, ergo sono pensieroso.
Credo nei castelli che hanno la forma di una piccola casa che grava su un mutuo, credo nei principi spettinati e nelle principesse ai fornelli. Credo nelle danze di lenzuola stese al mattino della domenica e negli abbracci e nelle promesse sussurrate quando fuori inizia a far freddo. Credo nella ricomposizione delle “anime”, che tutto torna anche ciò che abbiamo letto nelle fiabe di bambina, solo che torna in modo diverso, solo che torna a volte “in modo speciale”.