Galileo Galilei – Vita
Procedendo di pari dal Verbo divino la Scrittura Sacra e la natura, quella come dettatura dello Spirito Santo, e questa come osservantissima esecutrice de gli ordini di Dio.
Procedendo di pari dal Verbo divino la Scrittura Sacra e la natura, quella come dettatura dello Spirito Santo, e questa come osservantissima esecutrice de gli ordini di Dio.
Dietro ogni problema c’è un’opportunità.
Il Sole, con tutti i pianeti che gli ruotano attorno e da esso dipendono, può ancora maturare un grappolo d’uva come se non avesse nient’altro da fare nell’Universo.
Nelle mie scoperte scientifiche ho appreso più col concorso della divina grazia che con i telescopi.
Quello che noi ci immaginiamo bisogna che sia o una delle cose già vedute, o un composto di cose o di parti delle cose altra volta vedute.
Parlare oscuramente lo sa fare ognuno; ma chiaro pochissimi.
La maggior salvezza che sia, è conoscere se stesso.
Scienza è il distinguere quello che si sa da quello che non si sa.
Non basta guardare, occorre guardare con occhi che vogliono vedere, che credono in quello che vedono.
Non puoi insegnare qualcosa ad un uomo. Lo puoi solo aiutare a scoprirla dentro di sé.
Tutte le verità sono facili da capire una volta che sono state rivelate. Il difficile è scoprirle.
L’intenzione dello Spirito Santo essere d’insegnarci come si vadia al cielo, e non come vadia il cielo.
Stante, dunque, ciò, mi par che nelle dispute di problemi naturali non si dovrebbe cominciare dalle autorità di luoghi delle Scritture, ma dalle sensate esperienze e dalle dimostrazioni necessarie.
Misura ciò che è misurabile e rendi misurabile ciò che non è misurabile.
Il sonar l’organo non s’impara da quelli che sanno far organi, ma da chi gli sa sonare; la poesia s’aimpara della continua lettura de’ poeti.
E pur si muove.
Qual eminenza di mente fu quella di colui che s’immaginò di trovar modo di comunicare i suoi più reconditi pensieri a qualsivoglia persona, per lunghissimo intervallo di luogo e di tempo? Parlare con quelli che son nell’Indie, parlare a quelli che non sono nati né saranno se non di qua a diecimila anni? E con qual facilità? Con i vari accozzamenti di venti caratteruzzi sopra una carta.