Galileo Galilei – Poesia
Il sonar l’organo non s’impara da quelli che sanno far organi, ma da chi gli sa sonare; la poesia s’aimpara della continua lettura de’ poeti.
Il sonar l’organo non s’impara da quelli che sanno far organi, ma da chi gli sa sonare; la poesia s’aimpara della continua lettura de’ poeti.
Si può essere grande poeta senza aver scritto un sol verso.
La sua poesia è arida come una mummia. E questa forse la ragione della sua resistenza nel tempo.
La pittura è una poesia dipinta con i colori dell’anima, la poesia è una pittura dipinta con i pennelli dell’anima.
Esistono uomini che racchiudono nel proprio cuore dei semi che germogliano appena una carezza, uno sguardo, una goccia di pioggia sfiora le pagine dei loro pensieri. Essi camminano sospesi a mezz’aria perché hanno occhi che guardano oltre la fitta montagna delle apparenze. Se li incontri li riconosci dai loro sorrisi schivi, dalle mani che frugano nelle tasche in cerca di parole giuste, mai dette troppo in fretta ma sempre molto ponderate. Quegli uomini sono alberi con le radici spesse che quando il vento spira forte sanno aggrapparsi ai propri sogni. Sono coloro che quando il cuore brucia per aver amato tanto, sono certi di aver donato un buon esempio da imitare. E se un giorno li incontrerai nel sentiero dell’esistenza, tu non chiamarli con nessun nome, sorridi solo nel tuo tacere, perché è l’unico linguaggio con cui i poeti sanno parlare.
Amo gli scrittori perché aprono le gabbie della loro mente e liberano i pensieri, amo i poeti perché spalancano l’anima lasciando uscire le emozioni, e amo i cantanti perché con le parole e la musica ci liberano dalla realtà e ci fanno sognare, amo tutto ciò che vive dentro un essere e mi sa toccare perché chi scrive lo fa con l’anima, non con l’inchiostro.
La poesia più bella nasce sempre dalle lacrime sincere di una grande delusione, anche quella che non viene scritta. La sofferenza strizza il cuore e il succo che ne viene fuori è arte.