Gigliola Perin – Comportamento
Non puoi dimenticare ciò che non esiste, non ha motivo d’essere.
Non puoi dimenticare ciò che non esiste, non ha motivo d’essere.
Scrivimi come si faceva una volta. Una lunga lettera fatta di fogli ricoperti di pelle e lacrime, scrivimi con il pennino intinto di sangue e dolore. Scrivimi parole che parlino di te. Scrivimi come un tempo e raccontami chi tu sia ora.
Due semplici parole che avrebbero saputo dire tutto e di più. Ma la bocca tace, parla solo per far male.
Ci ritroviamo tra quelle pagine bianche ancora da scrivere.
Ricorda. Sogna.
Ed ora candele, oli essenziali e la musica che non manca mai. Io mi rilasso così, cosa potrei desiderare di più?
Non fermarti alla copertina e a ciò che si legge, quello che vale è nascosto tra quelle parole non dette.
Cammino con i piedi nella realtà e la testa nei miei sogni.
Mi sono allontanata dalla vita per respirare i miei pensieri.
Che stupide che siamo noi donne, speriamo sempre e alla fine sbattiamo sempre la faccia su quel muro d’indifferenza.
I deliri della mente sanno portare appagamenti al corpo, creando strani giochi sulla pelle.
Togli la maschera se vuoi che parli con la tua anima.
Quando pensi di sapere tutto di lui, comprendi che invece non sai nulla.
Difficile dimenticare, usi la lingua come una spada.
Non amo i monologhi. Mi piace arrabbiarmi, litigare, discutere, interagire e parlare, i monologhi sono per chi non ha palle, poi se leggi, ascolti e non rispondi che senso ha parlare? Ma poi parlare? Monologhi monologhi. Non capirò mai chi dice ci sono e poi fa finta che tu non esista.
Contro il cielo mi scaglierò per raccogliere le stelle e donarle a te.
Hai mai guardato aldilà delle nuvole? Fallo e vi troverai una luce che non immaginavi. Quando il tuo cammino sempre più ripido sarà, tu alza gli occhi e scopri che alla fine questo viaggio è lastricato di momenti bui ed attimi di luce, in quel momento volgi il tuo sguardo verso l’alto e fatti accarezzare dal calore di un sogno vivo.