Giovanni Di Blasi – Desiderio
Una volta la zona morta era una piccolissima parte del cervello cosiddetta oscura, oggi è difficile se non impossibile, trovare una minima parte chiara nel cervello di molta gente.
Una volta la zona morta era una piccolissima parte del cervello cosiddetta oscura, oggi è difficile se non impossibile, trovare una minima parte chiara nel cervello di molta gente.
Un augurio a chi ormai è arrivato all’esasperazione, di continuare a lottare per ciò in cui ha sempre creduto. Un monito a chi con la sua indifferenza e puro egoismo ha portato all’esasperazioni buona parte di un popolo, e una speranza più per il mondo, che un giorno possa svegliarsi dal suo torpore e ritornare in se prima che sia troppo tardi.
Ogni giorno illuditi che tutto possa andare bene, potrebbe anche essere che, nell’arco della giornata la tua non sia solo un’illusione.
Appoggiato alla finestra, nell’oscurità della notte, guardo il cielo stellato fumando l’ultima sigaretta prima di andare a dormire. Mille pensieri affollano la mente, la giornata è stata faticosa, trascorsa cercando di sopravvivere. Vorrei svegliarmi domattina e vedere il mondo cambiato, scorgere negli occhi della gente quella speranza che ti mette di buon umore e che ti fa dire tra te e te “dai, la vita è dura ma tu sei forte e anche stavolta ce la farai”
Non è da incoscienti credere all’isola che non c’è. Quando tutto sembra andare storto, puoi sempre farci un giro lasciando viaggiare la fantasia, portando con te chi vuoi e ciò che vuoi, perché è proprio quando smetti di credere alle favole che rischi di precipitare, la vita è fatta di speranza e desiderio di credere in qualcosa e soprattutto voglia e fantasia d’amore.
Vorrei avere una soluzione ad ogni tuo problema, una risposta ad ogni tua domanda, una certezza ad ogni tuo dubbio. Vorrei darti un sorriso per ogni tua lacrima, un presente che lasci ricordi bellissimi e ti apra la strada verso un futuro pieno di speranza. Vorrei crearti un mondo fatto su misura per te, ma sono solo un uomo, un padre e faccio di tutto perché ciò accada.
Vorrei avere sempre la forza di lottare per ciò in cui credo, alzare orgogliosamente gli occhi al cielo e dire: anche oggi ho contribuito a migliorare il mondo. Vorrei risvegliare la speranza in coloro che l’hanno perduta a causa della stupidità umana, ridare fiducia ai miei figli con la promessa di un futuro migliore. Vorrei versare una lacrima di gioia sapendo ogni bambino tra le braccia della madre. Vorrei Dio non assistesse impotente alla distruzione di ciò che ha creato con fatica e tanto amore, fidandosi dell’unico essere che non sa apprezzarlo.
Anche avendo l’intero universo per se, l’Uomo riuscirebbe a lamentarsi. Avere la possibilità di camminare, di respirare, di vedere, di parlare, di ascoltare, di ridere, di piangere. Questo non è già avere tutto? Basterebbe solo pensare a chi ne desidera una minima parte, ma gli è stato negato e sa che non potrà mai più averlo.
Sono i piccoli gesti, quelli semplici che rendono un rapporto importante e interessante. Chiunque è in grado di generare gesti eclatanti, la naturalezza dei piccoli gesti è qualcosa che viene dal cuore, e ai più passa inosservato. Quelli eclatanti al contrario servono a far colpo sulla gente, una forma di esibizionismo, e provengono dalla mente.
Impieghi buona parte del tuo tempo a cercare di essere quello che non sei, per far colpo sugli altri, sei all’occorrenza gentile, premuroso, galante, sempre presente, hai una buona parola per tutti, sembri la perfezione, e poi? E poi trascuri chi veramente avrebbe bisogno del tuo tempo, le persone che ti vivono accanto. Prova a riflettere, sono davvero distante dalla verità?
Appena nati, con tutta la vita davanti siamo circondati da molte persone che non conosciamo, i più raccontano un sacco di fesserie, altri sembrano fuori posto. Arrivati alla fine dei nostri giorni, quando il bisogno di persone intorno, ci sarebbe indispensabile per chiudere dignitosamente la nostra vita, non c’è “anima viva”. Il giorno del nostro funerale, ritorna il pieno di persone che a malapena conoscevamo, raccontano le solite fesserie, mentre altri sono fuori luogo, peccato che tutti siano arrivati con qualche giorno di ritardo.
Esistono persone che hanno la fortuna di ritrovarsi qualcosa di “Prezioso” tra le mani, e lo lasciano svanire senza lottare, tralasciando l’importanza di essere felici.
Non aspettare l’ultimo giorno per capire che avresti potuto vivere in modo migliore la tua vita. Comincia da adesso, regala un sorriso a te stesso, una gesto nobile a chi meno se lo aspetta, un perdono a chi non lo meriterebbe, una carezza alle persone che ami.
Ti piace giudicare? Se non hai di meglio da fare accomodati pure. Ho due braccia come te, due gambe come te, un corpo forse meglio del tuo, due occhi, una bocca, un naso, due orecchie, una testa che pensa, un cuore che batte. Se tu non fossi così stupido potrei anche pensare che siamo fratelli.
La facilità con cui butti via il tuo tempo, il tuo vivere, alla ricerca dei difetti altrui, sarebbe meglio lo impiegassi, almeno alla ricerca della tua felicità e quella delle persone che ami.
Non bisognerebbe vivere di rimorsi, forse di rimpianti per non aver osato di più, ma mai di rimorsi.
Dove è finita quella bontà di cuore degli adulti, ai tempi in cui un bambino con la sua ingenuità si presentava chiedendo caramelle o altro, esibendo un bottone strappato alla sua camicetta come fosse una moneta, vedendosi esaudita la sua richiesta. E dove è finita quell’ingenuità dei bambini, che credevano di essere stati tanto furbi nell’aver fregato un adulto.