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Irene Pampanin

Irene Pampanin – Stati d’Animo

Allora vorresti alzarti, uscire e sederti in mezzo al prato insieme al grande cane bianco, uno accanto all’altro perché allora non ti sentiresti più sola. Ci sarebbe solo silenzio sotto l’immenso cielo stellato e anche se non sai dove sei, sotto quel cielo, riconosceresti casa tua e ritroveresti quanto meno chi sei tu. Qualcuno tra le stelle si perde ma qualcuno, ogni tanto, si ritrova.

Irene Pampanin – Frasi su animali

Lo vedo correre agile tra i rami, sopra le rocce inesplorate. Immagino il suo odore di neve bagnata e pino mugo, la resina appiccicata sul suo pelo. Non ha paura delle nuvole basse, non si lascia imprigionare dai cattivi pensieri perché nella sua vita vuole solo volare dietro alle stelle. Ogni mattina sceglie la montagna da cui guardare l’alba e ogni notte si addormenta sotto a una diversa costellazione. Il cervo è indomabile, il cervo è il re: prima di tutto, il re della sua libertà. Non è la corona a renderlo grande ma lo spazio immenso e selvaggio che si porta nel cuore.

Irene Pampanin – Felicità

Angolo di cielo e respiri. L’aria ti accarezza le labbra, ti entra nel naso e immagini il suo percorso: prima lungo il collo, poi giù fino ai polmoni finché non esplode per contaminare ogni parte del tuo corpo. La senti scivolare fredda e pura lungo le braccia, trattieni il fiato qualche secondo per ascoltarne il sapore. Sa di stelle, anzi, sa di sorgente o meglio, sa di qualcosa di indefinibile.

Irene Pampanin – Frasi d’Amore

Ed ora erano insieme: solo che lui se ne stava andando e lei lo lasciava andare, sforzandosi di guardarlo come se tutti i giorni della loro vita fossero ancora lì, pronti per essere vissuti. Lui allargò le braccia verso di lei cercando di farsi spazio tra le rughe per riuscire a dirle “stringimi”. Lei scostò da parte i suoi lunghi capelli e poi, con dolcezza, posò la guancia sul petto dell’uomo tra le cui braccia si era abbandonata per tutta la vita. Lui la sentì respirare tremando e desiderò con tutto se stesso di poterle fare una carezza, rimpiangendo un poco tutte le volte in cui non l’aveva abbracciata. Adesso l’avrebbe davvero lasciata per sempre e, quando tale consapevolezza si fece largo nella sua mente, si rese conto che morire o perdere lei, in fondo, era lo stesso: in ogni caso avrebbe perso la sua vita… ma che splendida vita!