Italo Svevo – Vita
La vita non é né brutta né bella, ma é originale.
La vita non é né brutta né bella, ma é originale.
A differenza delle altre malattie la vita è sempre mortale.
È la gente che fa tristi i luoghi.
Uno dei primi effetti della bellezza femminile su di un uomo è quello di levargli l’avarizia.
Il mentitore dovrebbe tener presente che per essere creduto non bisogna dire che le menzogne necessarie.
Si piange quando si grida all’ingiustizia.
È una delle grandi difficoltà della vita d’indovinare ciò che una donna vuole.
È strano trovare ai nostri tempi una persona ingenua. Viene voglia di guarirla da una malattia tanto adorabile.
Aveva notato che quando due Italiani si trovano allo stesso tavolo, avevano la gran voglia di lasciarlo per non sentire più l’altro.
A questo modo non si sta mai bene. Dicono che da ciò viene il progresso.
Le lacrime non sono espresse dal dolore, ma dalla sua storia.
Le lacrime sostituiscono talvolta un grido.
La vita volgare sa fare tante di quelle cose. Guai se i geni se ne accorgessero!
Curioso come si ricordino meglio le parole dette che i sentimenti che non arrivarono a scuotere l’aria.
È proprio la religione vera quella che non occorre professare ad alta voce per averne il conforto di cui qualche volta – raramente – non si può fare a meno.
La religione di cui Augusta abbisognava non esigeva del tempo per acquisirsi o per praticarsi. Un inchino e l’immediato ritorno alla vita! Nulla di più. Da me la religione acquistava tutt’altro aspetto. Se avessi avuto la fede vera, io a questo mondo non avrei avuto che quella.
La vita attuale è inquinata alle radici. L’uomo s’è messo al posto degli alberi e delle bestie ed ha inquinata l’aria, ha impedito il libero spazio. Può avvenire di peggio. Il triste e attivo animale potrebbe scoprire e mettere al proprio servizio delle altre forze. V’è una minaccia di questo genere in aria. Ne seguirà una grande chiarezza… nel numero degli uomini. Ogni metro quadrato sarà occupato da un uomo. Chi ci guarirà dalla mancanza di aria e di spazio? Solamente a pensarci soffoco!Ma non è questo, non è questo soltanto.Qualunque sforzo di darci la salute è vano. Questa non può appartenere che alla bestia che conosce un solo progresso, quello del proprio organismo. Allorché la rondinella comprese che per essa non c’era altra possibile vita fuorché dell’emigrazione, essa ingrossò il muscolo che muove le sue ali e che divenne la parte più considerevole del suo organismo. La talpa s’interrò e tutto il suo corpo si conformò al suo bisogno. Il cavallo s’ingrandì e trasformò il suo piede. Di alcuni animali non sappiamo il progresso, ma ci sarà stato e non avrà mai leso la loro salute.Ma l’occhialuto uomo, invece, inventa ordigni fuori del suo corpo e se c’è stata salute e nobiltà in chi li inventò, quasi sempre manca in chi li usa. Gli ordigni si comperano, si vendono e si rubano e l’uomo diventa sempre più furbo e più debole. Anzi si capisce che la sua furbizia cresce in proporzione della sua debolezza. I primi suoi ordigni parevano prolungazioni del suo braccio e non potevano essere efficaci che per la forza dello stesso, ma, oramai, l’ordigno non ha più alcuna relazione con l’arto. Ed è l’ordigno che crea la malattia con l’abbandono della legge che fu su tutta la terra la creatrice. La legge del più forte sparì e perdemmo la selezione salutare. Altro che pisco-analisi ci vorrebbe: sotto la legge del possessore del maggior numero di ordigni prospereranno malattie e ammalati.Forse traverso una catastrofe inaudita prodotta dagli ordigni ritorneremo alla salute. Quando i gas velenosi non basteranno più, un uomo fatto come tutti gli altri, nel segreto di una stanza di questo mondo, inventerà un esplosivo incomparabile, in confronto al quale gli esplosivi attualmente esistenti saranno considerati quali innocui giocattoli. Ed un altro uomo fatto anche lui come tutti gli altri, ma degli altri un più ammalato, ruberà tale esplosivo e s’arrampicherà al centro della terra per porlo nel punto ove il suo effetto potrà essere il massimo. Ci sarà un’esplosione enorme che nessuno udrà e la terra ritornata alla forma di nebulosa errerà nei cieli proba di parassiti e malattie.