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Jack Kerouac

Jack Kerouac – Vita

Per me l’unica gente possibile sono i pazzi, quelli che sono pazzi di vita, pazzi per parlare, pazzi per essere salvati, vogliosi d’ogni cosa allo stesso tempo, quelli che mai sbadigliano o dicono un luogo comune, ma bruciano, bruciano, bruciano come favolosi fuochi artificiali che esplodono tra le stelle e nel mezzo si vede la luce azzurra dello scoppio centrale e tutti fanno oh!

Jack Kerouac – Vita

“Voglio sposare una ragazza” dissi loro “in modo da poter riposare la mia anima insieme con lei finché entrambi non diventeremo vecchi. Non si può andare avanti continuamente… tutta questa frenesia e questo saltar qua e là. Dobbiamo arrivare in qualche punto, trovare qualcosa”.

Jack Kerouac – Vita

La vita non è abbastanza.Allora cosa voglio?Voglio una decisione per l’eternità, qualcosa da scegliere e da cui non mi allontanerò mai, in nessuna oscura esistenza o qualunque altra cosa accada. E qual è questa decisione?Una qualche tipo di febbre della comprensione, un’illuminazione, un amore che andrà oltre, trascenderà questa vita verso nuove esistenze, una visione seria, finale e immutabile dell’universo. Questo è ciò che intendo quando dico che “voglio degli Occhi”.Perché dovrei volere tutto questo? Perché qui sulla terra non c’è abbastanza da desiderare, o meglio, qui non esista una singola cosa che io voglia.Perché non voglio una vita terrena? Perché non mi basta?Perché non mi illumina l’anima, non mi riempie il cervello di eccitazione e non mi fa piangere di felicità.Perché vuoi provare queste cose?Perché la ragione e le questioni di fatto, la scienza e la verità non me le fanno provare e non mi conducono verso l’eternità, anzi, mi soffocano come l’aria viziata, stantia.

Jack Kerouac – Vita

Ragazzo e ragazza, l’uno tra le braccia dell’altra, Maggie e Jack, nella triste pista da ballo della vita, già demoralizzati, gli angoli della bocca pieni di rinuncia, le spalle che si afflosciano, accigliati, le menti prevenute – l’amore è amaro, dolce è la morte.

Jack Kerouac – Tristezza

L’ultimo sconsolato bang della mia lattina di Desolazione nel vuoto della valle, che ascolto con soddisfazione, nudo. Lontano, lontano alle porte del mondo c’era il vortice di vento che ammoniva come tutti noi saremo spazzati via come trucioli e piangeremo. Uomini dagli occhi stanchi ora lo capiscono, e attendono di deturparsi e putrefarsi, nonostante questo essi conservano egualmente nel cuore il potere d’amare, non so più cosa significhi quella parola. L’unica cosa che voglio è un cono gelato.