Jean-Paul Malfatti – Tempi Moderni
Una rondine non fa primavera, ma se ha accesso al www (world wide web), può iniziare una rivoluzione in pochi secondi.
Una rondine non fa primavera, ma se ha accesso al www (world wide web), può iniziare una rivoluzione in pochi secondi.
Forse questo mondo detto “virtuale”, che qualcuno ha deciso di chiamare Internet, non sia altro che un riflesso di quello là fuori che siamo abituati a chiamare “reale”, solo che ogni tanto ci capita di vivere la cosa all’inverso.
I mass media di oggi si alimentano del sensazionalismo gratuito e dell’opportunismo smisurato e crudele. Tendono a fare il doppiogiochismo, essendo quasi sempre buoni coi cattivi e cattivi coi buoni.
Guardatevi dalla grande tentazione delle carte di credito o del denaro di plastica, potrà essere l’inizio di una serie di incubi che vi toglieranno il sonno, per poi portarvi all’inferno dei debiti impagabili.
Il dormire è per me una perdita di tempo. Peccato che sia un bisogno fisiologico di cui non riesco a fare a meno!
Ci sono quelli a cui piace (o conviene) avere un paio di profili s’uno stesso social network, ossia uno vero e altro falso, e il motivo solo Dio lo sa! Però, tuttavia, ci sono altri che sono soliti averne non solo due o tre, ma invece qualche decina o dozzina, e cioè uno fasullo e gli altri finti, e il perché non è mica difficile da decifrare.
Vacanze dagli impegni scolastici, vacanze dagli impegni lavorativi, vacanze da noi stessi e dalla realtà, ma mi domando: perché non ci si riesce a prendere almeno una vacanzina di qualche giorno lontani anche dal virtuale, dai social network e cioè soprattutto da facebook?
Sarebbe non solo bello, ma anche molto utile e positivo se genitori e figli o docenti e allievi si scambiassero i ruoli gli uni con gli altri per almeno una volta nella vita.
Casa: habitat fisico di molti, ma non di tutti. Dimora: habitat spirituale di tutti, senza eccezione alcuna. Casa-dimora: habitat fisico-spirituale, in via di estinzione per mancanza di amore.
Guido Barilla, se fosse stato più attento ai fatti quotidiani, avrebbe preso un attimo di pausa per formulare una risposta con un tono meno “omofobico” o che non suonasse così male alle orecchie di tanti, visto che siamo in un tempo in cui, piaccia o non piaccia alle donne e famiglie tradizionali italiane, l’omofobia viene combattuta a livello globale (o quasi) dalla maggior parte delle persone di tutti i ceti sociali e dei più diversi livelli culturali, con conoscenze, nozioni e orientamenti differenziati.
Eh sì, il mondo è cambiato e così pure certi modi di pensare che erano fino ad allora ritenuti dalla maggioranza come eterni e immutabili. E questo vuol anche dire che non sempre dietro ogni grande uomo c’è o ci sarà esclusivamente una grande donna, ma forse invece un altro grande uomo.
Internet: Aumenta il numero di atei (o cosiddetti tali) che non sanno far altro che agire sotto l’impulso emozionale della ripicca sciocca e per niente di buon gusto, proprio come lo fanno i credenti fanatici e collerici che loro tanto odiano e combattano, ossia usare i social network per diffondere l’odio e la violenza verso quelli che non la pensano come loro o non li seguono nelle loro crociate. Se questo vuol dire “ateismo”, allora è meglio che “Caini” e “Abeli” si abbraccino e si bacino convulsamente sotto un’unica sola bandiera, quella dell’ignoranza e della presunzione collettiva.
Twitter è così semplice che non riesco a capirlo.
Natale: mangiare, bere, ruttare, pisolare, sbavare, bere, mangiare, ruttare, dormire, russare, sbavare e sborniare fino al lunedì dopo.
Innamorarsi: iscriversi al portale dell’amore;Amare: confermare l’iscrizione e creare il profilo;Tradire: mandare affanculo l’amore e cancellare il profilo.
Credici di più e di più ed ancora di più, non sarà mai di troppo!
Non sono onnipotente, ma onnipresente mercè le mie frasette quotidiane.