Lev Nikolaevic Tolstoj – Vita
Il segreto della felicità non è fare ciò che si vuole, ma volere sempre ciò che si fa.
Il segreto della felicità non è fare ciò che si vuole, ma volere sempre ciò che si fa.
Per vivere con onore bisogna struggersi, turbarsi, battersi, ricominciare da capo e buttare via tutto, e di nuovo ricominciare a lottare e perdere eternamente.
Le idee che entrano nella mente con la forza del fuoco rimangono impresse per sempre.
Io non posso ammettere, non posso in nessun caso accettare la teoria di Keis, che, cioè, tutta la nostra concezione del mondo esteriore derivi unicamente dalle nostre impressioni. Il concetto dell’essere non ci viene dai sensi, giacché non abbiamo un organo speciale che ci trasmetta questo concetto.
In una battaglia vince colui che ha fermamente deciso di vincere.
La più formidabile arma dell’ignoranza: la diffusione di materiale stampato.
La principale attrattiva del servizio militare è consistita e consisterà in questa obbligata e irreprensibile pigrizia.
Un desiderio di desideri: la malinconia.
È straordinario che sia così perfetta l’illusione che la bellezza è bontà.
E diceva la verità, perché di fatti Levin non la poteva soffrire e la disprezzava per la sua nervosità che a lei pareva così elegante, per tutto quel disdegno per le cose che le sembravano volgari. Fra lei e Levin si erano stabilite quelle relazioni che di solito si stabiliscono in società fra persone che apparentemente si trattano con amicizia, ma che nel fondo si disprezzano al punto che non possono neppure offendersi l’una con l’altra.
Ora adopra la metà delle sue facoltà a illudere se stesso e l’altra metà a dare un’apparenza di ragione alle sue illusioni.
Levin vedeva che non avrebbe trovato in alcun modo il legame della vita di quell’uomo con i suoi pensieri. Evidentemente gli era del tutto indifferente la conclusione cui lo portava il suo ragionamento; aveva bisogno soltanto del processo del ragionamento. E gli risultava assai sgradevole che a volte il processo del ragionamento lo costringesse in un vicolo cieco. Questo soltanto non gli piaceva e lo evitava, spostando il discorso su un qualcosa di allegro e di piacevole. Quel caro Svijazskij, che si teneva le idee esclusivamente per uso pubblico e che con tutta evidenza aveva altri fondamenti di vita, segreti agli occhi di Levin, mentre con una folla, il cui nome era legione, guidava l’opinione pubblica attenendosi a idee a lui estranee.
La rivoluzione è una grande distruttrice di uomini e di caratteri. Consuma i valorosi e annienta i meno forti.
Scese, evitando di guardarla a lungo, come si fa col sole, ma vedeva lei, come si vede il sole, anche senza guardare!
Nessuno è più superstizioso degli scettici.
Il tempo e la pazienza sono gli attributi più grandi di tutti i guerrieri.
La vecchiaia è la più inattesa tra tutte le cose che possono capitare ad un uomo.