Marghy Ferrara – Comportamento
Un giorno ti chiederai come hai potuto perdermi. Allora ti darò uno specchio e vedrai che dai tuoi occhi non sono mai uscita. Sei tu che hai preferito chiuderli per non vedermi.
Un giorno ti chiederai come hai potuto perdermi. Allora ti darò uno specchio e vedrai che dai tuoi occhi non sono mai uscita. Sei tu che hai preferito chiuderli per non vedermi.
Eri al centro della mia vita. Ora sei nel bel mezzo del mio mirino. Quando si tratta di vendicarmi sono un tiratore scelto.
Dei miei discorsi potrò rimpiangere le parole, ma mai i miei silenzi.
La porta d’ingresso è sempre aperta per chi bussa prima di entrarci, varca la soglia in punta di piedi e sa meritare con lealtà un posto sicuro nel mio cuore. Se poi è così arrogante e presuntuoso da farsi sfrattare, allora non torni a bussare, gli consiglio vivamente di cercarsi un alloggio popolare.
Sul mio percorso voglio persone che sappiano tenere il passo, che rendano visibile il loro esserci. Per me conta chi lascia le orme del suo passaggio, chi inciampa con me e come me si rimette in carreggiata. Non voglio ombre a camminarmi accanto, di ombre sopporto a malapena solo la mia.
Nessuno può arrogarsi il diritto di condannare gli altri, ma chi si sente chiamato in causa inconsciamente, pur essendo innocente, si siede al banco degli imputati.
Non scioglierti quando ti dicono “mi manchi”, in realtà ciò che gli manca davvero sono le palle per tenerti e reggere il tuo confronto. Quello sicuro che gli manca davvero.
È vero, alle provocazioni non rispondo. Ma tu non te ne approfittare perché alla prima, alla seconda non rispondo. Dalla terza in poi non rispondo più, di me.
Quando gli uomini da te non ottengono ciò che vogliono ti fanno passare per una poco di buono, dalla discutibile moralità. Su di me possono dirne di tutti i colori, ne ho sentite già tante, resta il fatto che mi attribuisco con orgoglio il merito di non aver mai messo sotto i piedi la mia moralità. Hanno provato a comprarmi con soldi, viaggi e regali, ho preferito vivere sia pur modestamente con le mie sole forze e risorse, ricca soltanto dei miei valori. Dovunque io vada cammino a testa alta, e lo sguardo non lo abbasso mai davanti a niente e nessuno.
Sono troppo irruenta e dura come un muro di cemento, se vuoi scontrarti con la mia opinione non ti basterà indossare un casco, perché vai dritto a schiantarti.
So di non essere perfetta, ma ho l’intelligenza di riconoscere i miei difetti, prima che siano gli altri a notarli e farmeli notare.
Interessiamoci a ciò che reputiamo realmente interessante, per il resto mostriamo il nostro più sentito disinteresse.
Sono talmente stronza che quando nacqui anche il diavolo si fece il segno della croce.
Sei dolce e ti tirano le pietre. Sei stronza e ti tirano le pietre. Raccogli quelle pietre, ricavaci del cemento a presa rapida e asfaltali.
Sono ancora single perché seguo il cuore fin dove non viene calpestato, poi agisco con la mente e traccio i miei sacrosanti confini.
Sai di poter riconoscere le persone velenose dal contenuto letale delle loro parole, dall’incedere viscido e strisciante, a tal punto di sentirne il fruscio nell’ombra. Una cosa è certa, sanno mimetizzarsi così abilmente con alcuni esseri umani che davvero mancano loro soltanto i sonagli.
Acida con la vita che con me non è stata sicuramente prodiga di dolcezza. Piuttosto che attendere uno spiraglio di luce, mi faccio largo coi pugni tra le insidie che mi ha preparato. Se avessi atteso inerme un po’ di serenità, sarei già finita da tempo. Cara vita, non te la darò mai vinta.