Maria De Benedictis – Tristezza
Non ha sesso né colore, non ha età né misura che lo possa quantificare, ma tante sono le sue forme, infinite le espressioni! È come l’amore, nessuno può veramente definire il dolore!
Non ha sesso né colore, non ha età né misura che lo possa quantificare, ma tante sono le sue forme, infinite le espressioni! È come l’amore, nessuno può veramente definire il dolore!
Se ti senti sola, impaurita e fragile, apri gli occhi! Guarda il cielo, è come te! Anche il cielo diventa da azzurro, grigio. Sorridi, tornerà il sole anche per te!
Il mio vizio è la tua fame!
Africa, il mio vizio è la tua fame!
Chi si affanna per essere importante per le persone che ama è un uomo che sa quello che fa, prima di sapere quello che vuole!
A tutti quelli che hanno gli occhi e non vogliono vedere, hanno orecchi e non vogliono sentire, hanno la bocca e non vogliono parlare: siete ricchi, sì! Di omertoso egoismo e sfacciata ipocrisia… adulate per elemosinare spiccioli di riconoscenza!
Non ha sesso né colore, non ha età né misura che lo possa quantificare, ma tante sono le sue forme, infinite le espressioni! È come l’amore, nessuno può veramente definire il dolore!
Il cellulare: privazione della privacy, impossibilità di ritrovarsi nella propria intimità senza essere disturbata da uno squillo, angoscia dei genitori nell’irreperibilità, guinzaglio della libertà!
Sopravvissuta.Arrivano sottili, immediate e lancinanti, tra occhi, orecchi e bocca, le spade, per quello che hanno visto, che hanno udito e che non hanno potuto urlare…Più lenta, sinuosa e uncinata, nello stomaco, un’altra taglia le viscere e poi le torce in un groviglio inestricabile di serpi annidate che si mangiano l’un l’altra…Lunga, sibilante e strisciante nella testa penetra la spada, aprendo squarci di ricordi, alcuni vividi e altri più sgangherati, che più li ricordi e più ti fanno male e più penetra e più capisci ciò che non vorresti capire mai!Infine fredda, prepotente e sicura l’ultima colpisce al cuore che si spacca inesorabilmente, sanguina, perde amore e trova rabbia…perde amore e trova amarezza… perde amore e trova odio!Trafitta tra corpo e anima devo ancora vivere!
Una madre che perde un figlio, nella vita muore due volte. io sono stata fortunata!
Non ha sesso né colore, non ha età né misura che lo possa quantificare, ma tante sono le sue forme, infinite le espressioni! È come l’amore, nessuno può veramente definire il dolore!
Mio figlio stava male, pensavo che il mio grande dolore fosse l’unico ed ho scoperto che in tanti lo condividevano con me!Mio figlio stava morendo, pensavo di morire ed ho scoperto che si continua a vivere per lottare!Mio figlio è guarito, penso di essere rinata due volte ed ho imparato che questa gioia devo condividerla con e per chi non ne ha potuto godere.
Sia quel che sia, sono qui!
Il tempo scrive lento la nostra storia, il destino l’ha già fatto!
È meglio non pensare se si deve pensar male per forza!
Siamo come pesci in fondo al marelibere di nuotare nell’immensoma sempre abbocchiamo all’esca del predatore,che ci mangerà,ma ce ne rendiamo conto solo quando non riusciamo più a respirare!
Silenzio,quant’è rilassante dopo tanto chiasso,ma quant’è paurosose sei solae quant’è terribilequando vuoi farti sentiree ti è imposto!