Michele Rondoni – Vita
La felicità in senso assoluto non esiste. La felicità è un attimo, l’attimo dopo è vita…
La felicità in senso assoluto non esiste. La felicità è un attimo, l’attimo dopo è vita…
Talvolta la leggerezza del pensiero aiuta l’uomo a proteggersi dalla propria pesantezza, per lo stesso principio per cui la semplicità costituisce riparo per la sua complessità.
Molti prima di noi hanno vissuto, molti prima di noi hanno sofferto, molti prima di noi hanno amato, molti prima di noi hanno odiato, molti prima di noi hanno raschiato il fondo della loro anima… molti prima di noi hanno capito!
L’umana stupidità non ha limiti. Il nostro volere ci ha portati a desiderare sempre di più, a scombussolare i nostri ritmi tanto che non riusciamo più ad allinearci a noi stessi, a ciò che siamo, a ciò di cui abbiamo realmente bisogno. Dimentichiamo come funzioniamo perché ci allontaniamo da noi, dagli insegnamenti nati con noi… Mi domando allora cosa c’è di meglio che ricominciare dall’inizio? Ancor prima di piangere abbiamo respirato, il ritmo è battuto dal respiro, il metronomo della nostra vita.
Purtroppo siamo nati senza libretto di istruzioni e se qualcosa non va ci perdiamo in mille giri a vuoto alla ricerca di ciò che non sappiamo nemmeno cosa essere. La risposta è di fronte a noi o meglio la risposta siamo noi, sì mia cara il libretto d’istruzioni siamo noi.
Davvero credete che questo mondo sia nostro? Oggi gioiamo per ciò che ci dà domani piangiamo per ciò che ci toglie. Quando non è vero il contrario. Possiamo solo chinare la testa e guardare avanti. Se solo ci azzardiamo a voltarci e proviamo a rivivere il passato rischiamo il risucchio nostalgico. Possiamo armarci di positività e ottimismo ma l’artiglieria pesante della vita sorride di compassione. Possiamo credere di avere in pugno il nostro destino ma sappiamo che non è così, siamo schiavi della vita, prova ne sono le note di blues che ci accompagnano, parentesi di consapevolezza.Amo la vita! Serenamente apro e chiudo con attenzione le mie parentesi e coltivo il mio giardino convinto che del resto l’incoscienza, non è in assoluto una cattiva compagna di vita.
Il destino ci può sorprendere, perché non dargli la possibilità di farlo?
Abbi il coraggio di conoscere te stesso, solo allora sarai pronto per vivere completamente.
Il trascorrere del tempo permette all’uomo di tentare, conoscere, riuscire fallire, vincere e perdere… Tutto un importante accumulo di esperienze che vanno ad ingrassare preziosamente la buona e vecchia Esperienza. Vanno ad aggiungere preziosi righi al personale quanto fondamentale libro delle soluzioni, c’è chi possiede un libro ancora da completare e chi intere raccolte…Ad oggi nei miei libri riesco a leggere tanta cautela nel credere che i meriti e le identità possano emergere senza che qualcuno lavori con il freddo calcolo a scapito della calda passionalità.
Nei secoli milioni di parole sgorgando dall’Anima si sono rese immortali perché portatrici di un messaggio ben preciso, ora bisogna capire se tale messaggio sia frutto dell’illusione e serva solo a caricare le nostre aspettative o siamo davvero figli di uno stesso Dio che ci offre speranza e ricompensa se sapremo riconoscere i segnali che un giorno nascose sotto la polvere della vita e della quotidianità. Ai posteri l’ardua sentenza o saremo noi a capirlo?
Non dimenticare mai ciò che è emerso dalla profondità della tua Anima. Permetti al tuo conscio di non lasciare andare ciò che spontaneamente emerge dagli abissi dell’intimo.
A volte mi perdo nel singhiozzo della vita incapace di afferrare la formalità e la convenzione quasi a contestarle, quasi a ribellarmi. Vortici di para normalità che offuscano l’anima.
Da bambino avrei dato di tutto per poter leggere nel pensiero, da adulto rabbrividisco alla possibilità di riuscirci.
Gli uomini e l’Amore. Quante promesse infrante tra morbidi seni!
Non so se ti è mai capitato di sentirti sola, di trovarti di fronte a te stessa e non riconoscere neanche la tua immagine.
Spesso le partenze sono accompagnate da nebbie di tristezza. Succede, quando si vuole bene. La normalità come un sottile vento tra i suoi vortici la dirada, ricordando che arrivederci non è addio.
Il cinismo è un freddo ponte di cemento armato che attraversa la vita e ne unisce i baratri che non possono essere indolore attraversati. Ahimè come l’anestetico priva dal nero al bianco senza distinzione. Pertanto sarebbe preferibile camminare, esposti, sotto un arcobaleno che, riparati, sopra il ponte.