Michelle Cuoreribelle – Stati d’Animo
Porto ancora i segni dell’inganno, non voglio nuove cicatrici.
Porto ancora i segni dell’inganno, non voglio nuove cicatrici.
Il tempo consuma tutto, ma non i sentimenti: quelli rivivono sempre nelle emozioni.
Dubbi, ombre della notte, silenzio che avvolge, lame che feriscono restano sospesi tra la mente e il cuore, vivono aleggiando posandosi tra le pieghe dei giorni come fiamma, accendono il fuoco bruciandoti fino a consumarti.
L’amarezza si è mangiata la mia dolcezza.
Dov’era quel silenzio che accompagnava la mia anima, che faceva tacere il mondo? Dove si sarà nascosto? Lo cerco e non lo trovo, c’è un gran rumore dentro e fuori che mi fa impazzire. Voglio il mio silenzio, voglio l’amore che lo teneva vivo.
Se non ti avessi amato forse avrei perso tanto, ma mai quanto sentirmi persa perdendo te.
Ti ho perdonato tante cose perché tenevo a te, ora non perdono me di non averti mandato al diavolo prima.
Vivo d’istinto, non di ragione.
Ti cerco fuori di me ma non ci sei, ti sento dentro di me.
Poi riabbracci il bene, e il male non lo senti più.
Ed era nel silenzio che le parole prendevano forma: un volto, un sorriso, un amore, il suo.
Non capivo se mi facesse male di più la sua totale assenza o la sua presenza assente.
Ho dato al vento le mie lacrime perché potesse portarle via con sé.
Amo il mare, amo guardarlo in silenzio, ascoltare il suo rumore, la melodia delle sue onde che si infrangono sugli scogli, il mare così vivo, così pieno d’energia da sapermi travolgere senza sfiorarmi, prendendomi e portandomi giù nelle sue profondità dove trovo sempre la forza di riemergere.
Aveva le lacrime sospese, aspettava sempre il momento per farle scendere, ma quel momento non arrivava mai. Lo soffocava con sorrisi ed allegria che trovava dentro, non so dove trovasse ancora quella gioia perché la sua vita era un inferno, eppure lei sapeva essere un angelo per chi incontrava.
La verità celata dal buonismo emerge sempre prima o poi, perché la cattiveria non sa fingere quando provi rabbia.
Sono una persona molto diffidente, ma non perché non credo nel prossimo, ma perché dico sempre: la prossima volta andrà meglio, troverò qualcuno di cui possa fidarmi, ma quel prossimo non l’ho ancora trovato.