Michelle Cuoreribelle – Abuso
Amicizia: un abuso esagerato della parola, anche da chi non ha mai avuto il rispetto di questo sentimento.
Amicizia: un abuso esagerato della parola, anche da chi non ha mai avuto il rispetto di questo sentimento.
Ho visto donne farsi usare come giornalini porno, finito l’orgasmo sono state gettate via come carta straccia.
Ti ho dato tante di quelle possibilità, ora te ne è rimasta solo una: quella di sparire prima che sia io a cacciarti a pedate.
Poi c’è chi si sente superiore, ma è solo la loro ignoranza ad essere superiore alla media.
Aveva ricevuto carezze e poi schiaffi, poi carezze e poi schiaffi. Adesso le carezze sapevano di schiaffi e non sapeva più assaporarne la dolcezza.
Ed era lei l’isola, quella in cui tutti cercavano salvezza quando le acque del mare si agitavano, il paradiso che divenne un inferno.
E abiterò nel tuo cuore come un abusivo che non vuole lasciare la casa che non gli appartiene.
Ma fatti una vita vera invece di inventare quella degli altri, solo per il gusto di calunniare e sputare tutto il veleno che ti logora dentro.
Odio essere cattiva e non so neanche farla, ma amo quando la mia parte stronza è cosi strafottente.
Non sono abituata a lavare i panni in strada, forse perché ho sempre avuto la lavatrice e i miei panni sporchi li ho sempre lavati in casa. Di pagliacci al mondo ce ne sono già tanti, non voglio aggiungermi anch’io per far ridere la gente.
Ma come puoi proteggerti da chi mentre ti chiama amore, ti tradisce? Tu non alzi scudi, non hai armi nelle mani: in quel momento sei priva di difesa.
Fidarsi a volte è come dare un arma carica in mano a chi diamo fiducia.
Sono tutti bravi a parlare male degli altri, piuttosto che guardarsi allo specchio e vedere la cattiveria che hanno dentro.
Da quando sei uscito dalle mia vita respiro, tu rendevi l’aria irrespirabile con la puzza della tua falsità.
La gente sa di me cose che neanche io conosco.
Lasciamo che la tentazione ci morda, senza capire che il veleno potrebbe ucciderci.
Potrei scendere al tuo livello, ma perché devo cadere così in basso?