Napoleone Bonaparte – Politica
La “strategia” è un’arte semplice e tutta di esecuzione.
La “strategia” è un’arte semplice e tutta di esecuzione.
Non ci sono cattivi reggimenti, ma solo colonnelli incapaci.
L’Inghilterra è una nazione di bottegai.
Che cos’è la storia, se non una favola su cui ci si è messi d’accordo?
In politica, la stupidità non è un handicap.
L’anarchia è il primo gradino del potere assoluto.
In politica, un’assurdità non è uno svantaggio.
Il modo d’influire maggiormente sulle determinazioni di principi sta sempre nell’offenderne l’amor proprio.
Che cosa è un governo? Nulla, se non è sostenuto dall’opinione.
È tempo che anche l’Italia vada annoverata fra le nazioni libere e potenti.
Quando in un piccolo Stato si diffonde l’abitudine di condannare senza sentire, di applaudire un discorso dettato dalla passione, quando vi si dà il nome di virtù all’esagerazione ed al furore, e si accusa di delitto la moderazione e l’equità, allora quello Stato sta per cadere in rovina.
Gli uomini sono di una sola specie. Mai si sono visti neonati con gli stivali alle gambe o con il basto sulle spalle. La pretesa del sangue è un’idea, più che urtante, assurda.
Il governare per opera di un partito equivale a porsi tosto o tardi in sua balia.
L’aristocrazia esiste sempre nei popoli e nelle rivoluzioni; se l’abbattete nei nobili, ricompare subito nei ricchi, e nei potenti del terzo stato. La rovinate in costoro? Essa si incarna nei capi di officina e nel popolo.
Le assemblee deliberanti si compongono sempre d’intriganti o di gente più o meno illuminata; questi ultimi quasi sempre ingannati, divengono per lo più gli strumenti ed i complici dei primi.
L’uomo non ha amici, ne ha soltanto la sua buona fortuna.
Non credo al proverbio secondo il quale, per saper comandare, bisogna saper obbedire.