Paola Melone – Anima
Una barriera mentale è un atto di chiusura sul mondo.
Una barriera mentale è un atto di chiusura sul mondo.
Chi aspetti, qualcuno che conosci? No, aspetto me, non so se passerà da queste parti.
Ci si rialza ogni volta che si sceglie di essere bruciati dal sole, piuttosto che cullati dall’ombra.
Siamo troppo innamorati delle parole e troppo poco dei pensieri… ma noi siamo pensieri, prima ancora di essere parole e non sempre ciò che abbiamo dentro riesce ad emergere, quasi il pensiero abbia pudore a mostrarsi, quasi tema di affacciarsi ad un mondo sconosciuto; è per questo che noi siamo soprattutto profondità e non apparenza.
Manca sempre qualcosa: manca il tempo, il fiato, la voglia; manca persino il pane quotidiano e il sale della vita, ma più di tutto mancano le persone… è questa la vera mancanza.
Ecco cos’è un rimpianto: un frammento di se stessi abbandonato sul ciglio di una strada mai calpestata.
Una carezza è l’anima che si fa mano per cogliere i contorni di un’altra anima.
La giovinezza è una situazione mentale: è avere occhi per il futuro, più che per il passato.
Un figlio non ti appartiene, ma fa parte di te ed è l’unica persona alla quale porgi con le mani il cuore, prima ancora di averlo visto e senza mai pretenderne la restituzione.
Le cicatrici della vita non hanno mai lembi che combaciano del tutto: da quei bordi mai del tutto ricuciti, emerge la stessa luce confortante e fioca e che si intravede vagando in una notte senza luna e senza stelle.
La vera eleganza: indossare se stessi.
Mi piace la penombra: è così vagamente definita.
Un ricordo è un frammento di se stessi coniugato al passato.
Solo attraversando un vuoto, si riesce ad apprezzare l’intensità e l’armonia della pienezza.
Ci sono persone che emanano una sensazione di calore simile al benessere che si prova, in una fredda serata d’inverno, davanti al fuoco del proprio camino.
Vero, le persone vanno e vengono, ma ce ne sono alcune che, pur andando via, rimangono più presenti di chi è presente, più tangibili di chi resta, sono quelle che riesci a sentire, anche se non le vedi, concrete assenze di un eterno passaggio.
Non sono sbagliata, sono diversamente giusta.