Publilio Siro – Morte
Come uomini siamo uguali davanti alla morte.
Come uomini siamo uguali davanti alla morte.
Le donne oneste scelgono il marito con il cuore, non con gli occhi.
Anche le spine son gradite se tra esse si vede spuntare una rosa.
Iudex damnatur ubi nocens absolvitur.Quando il colpevole è assolto, è condannato il giudice.
In judicando est criminosa celeritas.È criminoso il giudicare con rapidità eccessiva.
Inopiae desunt multa, avaritiae omnia.Alla povertà mancano molte cose, all’avarizia tutte.
Amicum an nomen habeas, aperit calamitas.Se tu abbia un amico, o solo uno che tale si dice, te lo chiarirà la sventura.
Caeci sunt oculi cum animus alias res agit.Gli occhi sono ciechi quando la mente si occupa di un’altra cosa.
In tranquillo esse quisque gubernator potest.Quando il mare è calmo, ognuno può fare da timoniere.
Heredis fletus sub persona risus est.Lacrime di erede sono riso sotto la maschera.
Il giorno successivo è lo scolaro del giorno precedente.
Non è felice chi non pensa di esserlo.
L’uomo e la sorte la pensano sempre in modo diverso.
Chi desidera poco ha bisogno di poco.
Quando di un uomo hai detto che è un ingrato, hai detto tutto il peggio che puoi dire di lui.
Mentre si pensa spesso si perde l’occasione.
La fortuna è come il vetro: più brilla e più è fragile.