Roberto Gervaso – Verità e Menzogna
L’italiano comincia a battersi per una causa solo quand’è certo che che non sarà perduta.
L’italiano comincia a battersi per una causa solo quand’è certo che che non sarà perduta.
Se davvero esistessero i miracoli, negazione d’ogni legge naturale, il mondo sarebbe dominato dal caso.
Sono le passioni che impediscono all’uomo di ragionare con rettitudine.
Il pettegolezzo è una confidenza maligna.
Il galateo non c’impedisce di metterci le dita nel naso. Ci vieta solo di farlo in pubblico.
Più che dalla coscienza di bisogni insoddisfatti, il nostro vittimismo nasce dal timore di dovervi personalmente far fronte.
Non dice niente, ma come lo dice bene!
Chi fa troppe prediche ha certamente qualcosa da farsi perdonare.
L’ironia ci fa dire, senza passare per ipocriti, il contrario di quel che pensiamo.
La menzogna ha questo vantaggio sulla verità: chi la dice può più facilmente ricredersi.
Non diciamo mai la verità perché, in fondo, non la conosciamo.
É più facile che vi resista una donna abbandonata dal proprio uomo che una semplicemente delusa.
Quando una donna ci lascia con un “Addio” c’è ancora speranza. Quando si congeda con un “Arrivederci” non c’è più niente da fare.
Le femministe, mettendo l’uomo continuamente alla gogna, rischiano di farne un martire.
Ci sono donne che amiamo e altre che desideriamo: è difficile dire quali più ci attraggono.
Il flirt sta alla relazione come i “cento metri” alla maratona.
Sono più le donne che m’hanno aperto le gambe che il cuore.