Rosita Matera – Frasi sulla Natura
Gli alberi sono la memoria della Terra e conservano gli eventi nella pagina del Tempo. Ognuno può accedere a tale memoria… se saprà udire le parole che raccontano tra le antiche rughe del loro volto millenario.
Gli alberi sono la memoria della Terra e conservano gli eventi nella pagina del Tempo. Ognuno può accedere a tale memoria… se saprà udire le parole che raccontano tra le antiche rughe del loro volto millenario.
In questa primavera tutto riprende forma e la sua luce schietta, inonda ogni forma di vita di una rinnovata essenza: un velo d’oro s’immerge nelle foglie, nelle gemme, scende per le strade e danza persino nei buchi dei solai, e cospargendosi come polvere celeste, ridona ad ogni cosa uno stato di beata primordialità.
La Luna è la porta del cielo da cui escono i sogni più dolci; essi fecondano i pensieri dei poeti e si trasformano in parole d’amore.
Le alte vette delle montagne, sono i forzieri silenziosi dei tesori più preziosi dello spirito del Mondo. Esse, diffondono tali tesori nella luce pura dei boschi, nella voce lieta dei passeri, nei laghi, acquerelli in cui si vanno a specchiare. E il tesoro giunge in punta di piedi nel momento preciso in cui il tuo cuore, trabocca di Bellezza ed inizia a vibrare come un violino, che suonando fa eco fino alla vetta più alta del Cielo.
La Natura è la vera ispiratrice di ogni uomo, ma riesce a sentirla solo chi porge l’orecchio al battito segreto del suo cuore di madre.
I fiori sono le speranze esaudite della terra.
Nell’aria di Primavera, sai catturare il preciso istante in cui tutto rinasce di nuovo? Ebbene, quell’attimo che non sai catturare e che nella Luce tu puoi guardare, è un pezzo di eterno che si diffonde nell’aria anche ora che ti sto parlando. Essa è una forza che cura e che scuote anche il più piccolo filo d’erba… è quella Voce che tu puoi udire ogni volta che provi Amore.
La bellezza non conosce limiti, non ha ostacoli e non ha bisogno di nessun permesso per poter elargire la sua grazia spontanea: proprio stamane è sbocciato un papavero all’angolo di un marciapiedi divelto, dove nessuno ha seminato, dove nessuno ha annaffiato, ma dove molti hanno guardato per ammirare la perfezione di quei petali color cremisi, che sono sbocciati senza permessi, solo per pura meraviglia dei sensi.
Il dolce canto del pettirosso sui castagni addormentati nella foschia di un pomeriggio: questo è l’autunno.
Cielo e Terra sono uniti da una imprescindibile totalità divisa solo da un sottilissimo filo chiamato orizzonte.
I papaveri sono le gemme del cielo che hanno preso fuoco per amore della terra.
Il mare è quel punto in cui il cielo bacia la terra e per l’emozione si scioglie in mille riflessi.
La Natura scompone la sua Bellezza in svariati frammenti perché possiede un cuore sfuggente di cui la porta è il mistero.
Il sole è una goccia d’oro che bagna il mondo di meraviglie di luce.
Le rose sono la poesia del creato e in ogni petalo la Natura scrive i versi più intensi: in ogni petalo vi si può leggere la bellezza che scorre vivace nella sua fragranza schietta.
I colori della natura sono le infinite sfumature del Mistero.
La Primavera, non è altri che Madre Natura, che d’un tratto, rammenta di avere ancora nel cuore un fanciullo festoso.