Salvatore Raimondo – Filosofia
Vorrei Violare i tuoi silenzi, entrare dentro te e capire.
Vorrei Violare i tuoi silenzi, entrare dentro te e capire.
In te ho trovato un mondo di gioia, e di emozioni indimenticabili,e mentre ti guardo ringrazio il cielo d’avermi donato il suo angelo migliore.
Se riesci a non affezionarti alle persone, il tuo cuore non potrà essere mai spezzato.
Quando leggi un bel libro non vorresti mai che arrivasse il capitolo con la parola fine, ma tutto questo è inevitabile, poiché anche nella vita e per tutte le cose, anche se non vuoi la parola fine arriva.
Ho imparato, a tenere a freno il mio orgoglio e a far si che non traspari, oh imparato, che ci sono circostanze che è molto più utile chiedere scusa, che avere ragione a tutti i costi per poi stare male dentro, credo anche che sto imparando anche ad amare, e questo è ciò che mi fa stare bene dentro.
Cerco frasi mai scritte, ma le parole non escono, quelle parole che devono uscire da sole, per arrivare dritte al cuore.
L’erotismo esplode nel silenzio più improvviso ed assordante poiché è bravo a giocare a nascondino, è desiderio sensuale e non sempre riesce a convivere con l’amore, è fiamma e luce, è salire verso il cielo o scendere nelle tenebre.
Ci ho messo del tempo per capire che l’errore era il risultato ampio della mia ingenuità.
Le parole subito a caldo non fanno effetto, ma poi… stazionano dentro di te e ritornano sempre, a volte fanno danni invisibili, o ti feriscono nell’anima poco alla volta, altre volte ti portano un sorriso e riescono a cambiare le tue giornate… le parole contano e si ricordano.
È bello essere contornato da tanta gente, e lasciarsi andare a spensierate risate, che essere avari con se stessi, per rimanere annidato nella solitudine e nelle angosce senza uscirne fuori.
Muore in silenzio la verità del pensiero di tanti ricordi.
Questo mondo di fame e violenza, non è più capace di regalarti un’esistenza.
Quando voliamo accedere nel cuore di qualcuno dovremmo cercare di essere, privi di falsità e inganni, con un sorriso che sia un sorriso, una lacrima che sia una lacrima, poiché chi deve entrare nel nostro cuore deve poter credere in noi.
Gli anni passano, non c’è niente da fare, loro non guardano in faccia nessuno, ricchi, poveri, giovani, meno giovani, niente sono senza cuore, sono imperterriti, loro avanzano, avanzano e ogni tentativo di fermarli è praticamente impossibile, e così ti ritrovi a fare il primo compleanno, poi i fatidici diciotto anni, il primo quarto di secolo, e pian piano ecco che arrivi a cinquanta, “cinquanta mezzo secolo di vita”, tu non ti senti vecchio, poiché dentro la tua anima non hai età, ti senti ancora un ragazzo, e quando per un attimo te li dimentichi è la gente che te lo fa notare, te lo dicono spudoratamente, senza mezzi termini, “stai diventano vecchio”, non c’è nulla da fare, devi desistere alla realtà, gli anni passano.
Se possedessi un sorriso raggiante, ne farei un brevetto, per poterlo regalare a tutte quelle persone che chissà per quale motivo non sorridono mai.
Potessi prendere un ascensore virtuale, andrei su nel cielo a parlare con Dio, gli parlerei di te di quando sei fantastica, e lo ringrazierei infinitamente di avermi donato il suo angelo biondo.
A volte ci capita d’incontrare persone di poetica saggezza di vita, dove non puoi che apprendere importanti insegnamenti. Ti fanno volare in alto, e riescono a farti sentire leggeri come farfalle, ci donano tutto se stessi, portandosi via tutto, lasciandoci niente.