Sandra Piogia – Ricordi
Ricordi assopiti nella scatola del cuore. Ricordi fugaci che danno ancora calore.
Ricordi assopiti nella scatola del cuore. Ricordi fugaci che danno ancora calore.
C’è da lavorare una vita per mettere da parte il futuro, agli uomini sfugge di raccogliere emozioni o sentimenti illusi dalle ricchezze. Poi per caso li incontri con un sorriso amareggiati dalla povertà che li circonda; non a tutti viene da pensare, che quella luce è un’amara copertura o forse un’apparente gioia che pesa come cento e più solitudini e covano invidia nel loro cuore arido d’amore per la Vita.
L’essenza della vita si disseta con la fede. Solo un’anima ben nutrita di essa potrà dire di esser sazia, non di qualunque spirito, ma la fede nelle capacità che tu possiedi, perché se così non fosse sarebbero vani i sacrifici di una vita, dove è ben celata una missione legata alla tua esistenza.
Se abiti la poesia, apri l’uscio a chi sa leggere e poi fai custodire la chiave, nella stanza migliore: il cuore.
Poeta è colui che intinge il pennello nel cuore e colora lo specchio dell’anima con la sua sola essenza, nel silenzio che sussurra di colorate emozioni.
Si deve ricominciare sempre tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Ma se ogni fine ha un tempo, ricominciare è all’infinito. Che sia per amore. Che sia per coraggio.
Quando il vento della tua guerra soffia, ti chiedi se riuscirai a restare in piedi intanto lui come fuoco si incammina e lascia dietro se solo cenere tra la nube di fumo poi ritrovi piccole macerie della tua vita. Potresti ricomporre la tua anima se le ferite non indurissero il tuo cuore, e nel vento continui a cercare un alito di speranza per cui lottare.
Grande distruttore l’uomo, forse indegno della vita. Consapevole della sua potenza. Incosciente dei suoi errori. E da umano cosa ci è rimasto se non chiederci se vale la pena continuare ad aspirare nuove conquiste. Oggi ancora crollano tutte quelle umane e vere emozioni. Sprofondano nella legalità della fine.
Indomabile la forza del mare, come quella dell’amore che travolge il cuore.
Il piedistallo del giudizio, è solo per gli dei.
Da piccola mi chiedevo come sarei stata da “madre”; sono caduta nel mio sogno in tenera età. Adesso mi chiedo ancora come sarò da madre perché mi rendo conto che non impari mai ad esserlo fino in fondo; non sarò stata figlia abbastanza credo, oppure non ci sono ne madri “precarie”, ne madri “di ruolo”, e la vita? Sì, una scuola che non termina mai.
Passa il tempo trascina con se tutto, ci si dimentica di come eravamo, si dimenticano i sogni, ma basta guardare giù sul fondo, che sia anche uno, dico uno, un solo giorno e trovi un piccolo pezzo di felicità.
Chi è forte cammina da solo, non ha bisogno di nessun sostegno. Guarderà avanti per affrontare la strada e guarderà l’orizzonte per non perdersi mai.
Con le mie speranze oggi, colorerò i pensieri del domani.
I gesti fatti con nobile bontà, saziano chi ha tanta fame di tenerezza e amore.
Si dice che nella vita ci sono persone che fanno numero e altre la differenza ma anche la differenza fa numero perché è sempre lì a pesare quanto conti per gli altri indifferentemente dal numero di anime che vorresti scoprire.
La gente ingrata sa come distruggerti se ne frega se tu un giorno hai teso una o due mani anzi ci sputa sul tuo palmo e ti morde nel punto che sanguina di più perché le ferite coprano bene il bene che hai fatto e dimentica il cuore, anche se sente dolore.