Sara Brillanti

Sei il protagonista indiscusso finché trovi il cretino che ti ascolta senza che tu lo lasci fiatare.

Vivo per dare un senso a questo immane dissenso.

Eravamo nati per stare insieme e siamo stati cresciuti per vivere divisi.

Ho spazzato il vostro scempio, adesso voglio darvi il buon esempio.

Bisogna accontentarsi delle illusioni per vivere nella e con la realtà.

Ho bisogno di uscire dalle righe per sentirmi in linea con la vita.

La vita ha la lunghezza di un istante in cui ci siamo privati di una gioia per la maledetta moralità.

Se ti dicono “osa” ricorda anche “usa”, poi torna alla tua vita con il passo felpato, sul selciato tracciato, definito, spesso deviato.

Siamo soprammobili da collezione, a volte ci trasformiamo in trofei, altre finiamo in scatoloni. È la vita. La vita, quella, però, finisce sempre e comunque.

Se lascerai parlare sempre il silenzio per te, quando finalmente ti farai avanti, ci sarà chi ti spinge indietro.

Spesso le persone si costruiscono da sole con le parole, e si distruggono altrettanto con i fatti.

La vita si compone di scelte che si seguono, passioni che si deviano e una felicità che resta sempre a metà.

Vince chi si arrenda alla vita, chi si fa usurpare da essa, chi vi fugge è definito un vigliacco. Io, però ho sempre amato l’anticonformismo.

Sii intelligentemente impassibile alla vita, sarai definito lo scemo furbo che alla fine carbura.

Peso che pesa, toglilo e vivi una vita che vive.