Silvana Stremiz – Guerra & Pace
Non importa chi ha ragione, l’importante è trovare una ragione di pace.
Non importa chi ha ragione, l’importante è trovare una ragione di pace.
A volte abbiamo bisogno di pace per imboccare la strada giusta.
Essere gay non è essere diverso. La diversità la vedrà solamente colui che vive “guardando” con gli occhi senza ascoltare il cuore. Essere gay a volte è semplicemente essere migliore di altri perché capaci di amare senza pregiudizi ascoltando il battito del cuore in piena libertà senza ipocrisia di sorte.
L’egoismo dell’uomo sarà la nostra autodistruzione.
Fra le guerre e l’inquinamento, di questo nostro amato “pianeta terra” non resterà che l’ombra.
Dagli animali l’uomo ha molto da imparare… Anzitutto.
I’ve heard too often speak of God without God in the heart.
Senza tutti i suoi “perché”, che siano risposte o domande, la vita non avrebbe senso.
La vita è composta da questi tanti “perché” fatti e trovati.Questo dal miracolo della nascita, al mistero della morte. Dall’ipotesi di eternità a tutte la sfumature della vita stessa. Dall’azzurro del cielo alla profondità del mare.Ad ogni nostro battito del cuore, ad ogni nostra lacrima, dietro ogni nostra emozione c’è un perché… Forse non viviamo alla ricerca dei tanti “perché”, ma sicuramente la vita, è una composizione di tanti perché.A tutto c’è un perché.La domanda più frequente dei bambini da sempre, è “Perché”?I sensi della vita li troviamo vivendo e sono infiniti esattamente come i suoi tanti perché.
Ci sono due verità in ogni racconto, a volte perfino tre.
La vita si compone di momenti dolci e amari che si sovrappongono.Momenti che ci tolgono il respiro, per farci respirare più forte.A volte viene voglia di mollare tutto, a volte il tempo ci frega… ed è lei che dice: “basta è finita”.
Se mangiamo un piatto di minestra davanti a un fuoco caldo stiamo piacevolmente bene. Lo apprezziamo, ma un povero davanti a quel piatto di minestra e quel fuoco caldo esalta di felicità.La sofferenza dà un senso profondo a quello che conquistiamo, e quando poi sorridiamo lo facciamo col cuore.
Il dolore è un lungo travaglio per partorire un po’ di felicità. Più forti saranno le fitte, più sarà intenso il sapore della felicità.
Non c’è dolore più grande del “non sapere”, del “non comprendere”.
Spesso precipitiamo “nell’inferno” delle non risposte.
Una vita senza lacrime, è una vita priva di emozioni.
Troppe volte diciamo mi dispiace. Troppe volte chiediamo perdono. Ammesso e concesso che ci venga donato il perdono, siamo poi sicuri di riuscire a perdonare noi stessi?