Stefano Del Degan – Comportamento
L’ipocrita nutrendosi delle certezze del suo mentire, alimenta di falsità l’esistere.
L’ipocrita nutrendosi delle certezze del suo mentire, alimenta di falsità l’esistere.
Uomo non guerreggiare con il tuo “ego” non ha senso, ma crea la giusta “consapevolezza”.
Non essere qualcun altro, non farti schiavizzare dalle strutture che credono di riempire i vuoti del nostro esistere.Sii te stesso in totale armonia e chiunque tu sia alza la testa perché sei perfetto; non temere di vivere.
Sii consapevole di qualche eventuale conflitto con la tua “saggezza” interiore.Prendila gentilmente per mano e portala alla “luce”.È il tempo della crescita.
Nel periodo in cui pensi per compiacimento altrui, sei pienamente coinvolto nel divenire, essendo enigmatico e cervellotico; dimenticando e dimenticandoti di essere soddisfatto della tua grande genuina purezza.
Uomo hai troppa fretta, stai usando la tuo sapere senza conoscere, ti stai mentendo continuamente, mentre credi che il tutto diventi piacevolmente intenso; sii solo più consapevole e permetti alla freccia che si muove verso il tuo centro una libertà totale.
Nessun valore ti dovrebbe esser imposto.L’unica autentica responsabilità che hai, è quella verso le tue potenzialità; e di agire di conseguenza. Crescerà nuova consapevolezza, dentro di te…
L’uomo troppo ambizioso è smanioso e affamato del potere a cui ambisce; brama nel sottomettere i suoi simili urlando la sua “razionalità”.
Onora la tua essenza, amati rassicurandoti; e non turbarti per il non necessario.
L’intelletto è limitante, impiegalo comunque nel quotidiano, ma non ventiquattr’ore al giorno, giorno dopo giorno. Comincia a godere della beatitudine, di un bimbo; questi momenti li vorrai per periodi sempre più lunghi… sarà un nuovo “viaggiare”.
Nel chiudere gli occhi c’è un traffico di pensieri, emozioni, sogni, immaginazione e ogni genere di cosa comincia a balenare.Combatti con i forestieri in te, reggiti su ciò che stai compiendo, sia esternamente che internamente…
Fermati e dai il benvenuto alla “consapevolezza”; osserva la sua inaspettata forma e ascolta il ritmico silenzio. È tempo di nuovo nutrimento.
Essere mortale, perché tu possa essere Uomo; il tuo divenire deve conoscere la consapevolezza del fatto che; come c’è incanto nel creato, deve esserci anche intensa armonia in “Te”.
Il silenzio è una delle parole di chi cerca il dialogo.
Nel creato ci si muove in modo disarmonico e in disaccordo con il rintocco che viene da dentro…non apprezziamo le sfumature che ci avvolgono perché crediamo ci conoscere, ma non sappiamo vedere…
Il giorno si muove imbrattandosi nei colori, mentre Noi ci consumiamo fasciandoci nel nulla.
Nella spremuta del dire, il nettare è prezioso.