Valeria Valentini – Vita
L’immensa voglia e premura di capire che posto avrò nel mondo mi fa perdere di vista chi sono.
L’immensa voglia e premura di capire che posto avrò nel mondo mi fa perdere di vista chi sono.
La mia mediocrità spesso mi spaventa; la profondità del mio cuore mi incoraggia.
Suicidio: non muore il tuo corpo, ma il tuo coraggio.
Un impetuoso senso di cosapevolezza di me apre le porte alla mia concezione relativa del mondo: siamo nulla e siamo tutto.
Non mi sento una poetessa, e nemmeno una scrittrice, ma il mio animo si diverte a giocare con i colori della fantasia e la mano segue i miei pensieri più istintivi che si ostinano a non voler essere passeggeri e si impongno dunque sulla carta.
Il mio animo trema per non sapere la vita cosa mi riserba, ma poi penso a chi è più sfortunato di me… perché trema per paura di non sapere se il giorno dopo vivrà ancora.
La tua isola è solo dentro di te… lascia il tuo cuore libero, solo così riuscirai a vedere la strada per raggiungerla.
La cosa più difficile è riconoscere gli occhi di chi ti ama veramente.
Non ti amo, ti adoro: amandoti metto in gioco il mio cuore; adorandoti, la mia anima.
Voglio viverti perché voglio renderti felice.
Ti ho incontrato e adesso la paura di amarti è tanta quanto quella di perderti.
Ti amo perché mentre mi stringi riesco a sentire non il tuo corpo, non il tuo respiro, ma solamente il ritmo del tuo cuore.
In piedi, abbracciati i nostri cuori non riescono a toccarsi fisicamente, ma per quanto battono sembra stiano facendo pazzamente l’amore.
Hai un animo che non è qualcosa di astratto, e per quanto ne sei geloso e vorresti tenerlo tutto per te, io invece lo posso toccare con mano… perché ti sento vero.
Inebriata dal tuo essere i tuoi occhi mi sfuggono… forse perché sentono l’avidità che ho del tuo sguardo.
La cosa più difficile è riconoscere gli occhi di chi ti ama veramente.
Ti ho incontrato e adesso la paura di amarti è tanta quanto quella di perderti.