Walter Di Gemma

Contro le cose vere hanno vinto gli effetti speciali.

Non ho divine verità da regalare, ma umane bugie da confrontare.

L’ingenuità può essere una maschera per i furbi, ma riesce a coprire sempre meno il faccione sgraziato dell’opportunismo.

In Italia lo sport preferito dall’ipocrisia è quello di scandalizzarsi.

Non servono verità a chi è schiavo della convinzione.

La verità offende, ma non quanto la menzogna.

Se non mi dico la verità, come posso fidarmi di me stesso?

Vivere delle proprie balle è una scelta, ma spacciarle ad altri come verità è davvero troppo!

Inutile dire la tua a chi crede che la verità sia solo la sua!

La più alta presunzione è non riconoscere attendibile nessuna verità, nessuna cosa o entità più grandi di noi, o farsi domande fondamentali ed avere esclusivamente “noi stessi” come unica risposta.

Sovente chi dice di amare la verità, è proprio colui che non l’accetta nel momento in cui gli viene detta.

A certe persone è più facile levare le mutande che le loro convinzioni.

Sono sicuro di ciò che penso, questo non significa che ciò che penso corrisponda a verità.

Forse rifiutiamo certe riflessioni per paura di non poter più vivere serenamente la nostra bugia.

Spesso diciamo “hai ragione”, in realtà dovremmo dire “la penso come te”.

Da certe persone la verità non la sapremo mai, o solo quando sarà troppo tardi.

Reggere alcune verità è difficile, i più si allontanano fingendosi in perenne disaccordo.