Tania Memoli – Bacio
Vieni questa notte e rubami i baci, che io domani mattina verrò a riprendermeli tutti.
Vieni questa notte e rubami i baci, che io domani mattina verrò a riprendermeli tutti.
La faceva suonare dieci, venti volte di seguito a Odette esigendo che intanto non smettesse di baciarlo. Ogni bacio chiama un altro bacio. Ah! nei primi tempi di un amore, i baci nascono con tanta naturalezza! Spuntano cosi vicini gli uni agli altri; e a contare i baci che ci si è dati in un’ora si faticherebbe come a contare i fiori di un campo nel mese di maggio. Odette, allora, fingeva di fermarsi, dicendo: “Come faccio a suonare se mi tieni cosi? non posso fare tutto in una volta, decidi quel che vuoi, ameno: devo suonare la frase o farti le coccole?” Swann si arrabbiava e lei scoppiava in una risata che ricadeva su di lui mutandosi in una pioggia di baci.
Un incantesimo che dura un attimo, ma rimane tutta la vita.
I momenti migliori sono quelli che lasciano umidi ovunque e con la bocca secca.
Durante un bacio la lingua della persona amata è una caramella al sapore di universo.
Lo sguardo che repentino si adagia sulle labbra, preludio del primo bacio o dell’ennesimo rimpianto. È in quel preciso frammento di tempo, al confine tra l’osare e il desistere, che la mente dovrebbe avere il buon senso di tacere per dar voce alla pelle.
Figurati se questa brutta faccia stava per essere baciata!