Tania Memoli – Stati d’Animo
Non fate capire di essere felici, la gente non ve lo perdona.
Non fate capire di essere felici, la gente non ve lo perdona.
Rifiutiamo di ascoltare perché temiamo le parole che ci verranno dette.
La mente è la prigione del depresso.
Avrei voluto dire le parole giuste, quelle che nonostante tutto aggiustano le cose, quelle che nel silenzio fanno rumore, quelle che nell’attesa bruciano di pioggia che cade e leva via tutti i dolori. Avrei voluto parlare semplicemente, come una bambina, con tenere parole fatte di arcobaleni colorati, di caramelle sbucciate e forse avresti capito cosa dicevano le mie lacrime, i miei sbagli, i miei silenzi… forse avresti capito che nonostante le mie piccole mani sporche di cioccolato, il mio sorriso e la mia anima erano lì solo per te.
Col tempo, la solitudine ti si intrufola dentro e non se ne va più.
Lei è lì sola. Con lo sguardo perso nel tempo, con la mente lontana nei ricordi e lei è lì. Pensa a chi lungo il cammino ha stretto la sua mano, a chi le ha strappato un sorriso da un viso troppo stanco, a chi, guardandola negli occhi, ha percepito il suo pianto. Ma, lei è lì. Sola, con i crucci e le spine di una vita che scorre troppo in fretta ed un sorriso stanco inclina le sue labbra, ma lei resta lì. Sola.
Un giorno qualunque, così per caso. Avevo il mondo, non avevo il cielo. Oggi ho il cielo, ho perso il mondo, ho perso me.