Tania Scavolini – Tristezza
La tristezza è un tutt’uno con la pelle. Togliersela di dosso significherebbe scorticarsi a sangue, strappandola da dentro ma si rimarrebbe comunque privi di una parte di se stessi.
La tristezza è un tutt’uno con la pelle. Togliersela di dosso significherebbe scorticarsi a sangue, strappandola da dentro ma si rimarrebbe comunque privi di una parte di se stessi.
Se le mie parole sembrano un pianto è perché in giro si vedono solo lacrime e pochi sorrisi.
Quando non si ha più nulla si va al mercato del dolore a rubare le mele del disincanto per la fame.
Gli uomini non piangono più. Hanno smarrito l’anima, disciolta nelle maree della tenerezza, insensibili al dolore che accomuna ogni carne.
Il grido dell’anima è quanto di più straziato può ascoltare il nostro cuore.
Quando riesci nell’ardua impresa di nascondere a tutti l’inverno che vive nel tuo cuore, allora ti rendi conto di cosa sia davvero la solitudine.
Durante una farsa si ride con le lacrime agli occhi. Finita la farsa, le risate finiscono e rimangono solo le lacrime agli occhi.