Teena Brandon – Stati d’Animo
Buoni propositi per l’anno nuovo? Sì: cercare di trattarmi meglio, di volermi bene, di ascoltare un po’ più spesso le mie esigenze e non quelle degli altri.
Buoni propositi per l’anno nuovo? Sì: cercare di trattarmi meglio, di volermi bene, di ascoltare un po’ più spesso le mie esigenze e non quelle degli altri.
Sono quella che dev’essere punita per essere se stessa, per essere troppo. Quella dalle emozioni rotte, ché vengono prese sempre a colpi di cinghia, formando lividi spessi un dito; si possono toccare appena sotto la pelle, desideri deformi e mutilati, sogni zoppi e passioni in quarantena. Le stesse emozioni che penzolano con il cappio da rami improbabili che si allungano alle braccia per avere contatto con l’esterno.Io, come boia e mannaia.
Prima di dichiarare i sentimenti a qualcuno sii certo della loro profondità.
Ci sono sguardi che sono amori molto più di altri, amori mai nati, consumati nel tempo, smarriti, persi in chissà dove.
Sono giorni un po’ così, fatti di silenzi, i miei.
È importante ricordarsi di ricordare di non dimenticarmi.
Addirittura certe notti mi capitava di svegliarmi agitato e non riuscire più a riaddormentarmi. Avevo paura. Avevo paura, ma non sapevo di cosa. Semplicemente provavo una sensazione di paura senza conoscerne il motivo. Mi sentivo angosciato, pieno di ansie e mi ritrovavo sveglio. Sveglio cm se avessi dormito diverse ore. Desideravo soltanto un po’ di quiete. Nn chiedevo molto. Volevo solo stare bene. A volte mi succedeva anche durante la giornata, mentre ero seduto alla scrivania, o magari quando ero solo in macchina. Guidavo e mi veniva come da piangere, mi assaliva questa sensazione e non capivo cos’era. Non sapevo come gestirla, non aveva maniglie, non potevo afferrarla, controllarla, non c’era via d’uscita. Sentivo un peso sul torace e volevo uscire da me stesso, strappandomi la pelle di dosso, scappare! Qualcosa dentro di me era in disordine. Quando cercavo di capire, quando cercavo una spiegazione logica, non trovavo risposta.Razionalmente andava tutto bene. […] queste sensazioni di paura venivano anche di giorno, ma la notte… la notte mi schiacciavano la faccia contro il muro, e mi sembrava di essere preso in ostaggio.