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Teena Brandon – Stati d’Animo

Nella vita si dovrebbe piangere solo di gioia,non di tristezza rabbia e angoscia!

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  • Silvia Nelli – Stati d’Animo

    Sai dove portano gli incontri sbagliati? Sai dove portano le persone sbagliate? Portano a farti credere che quello sbagliato sei tu. Che sei tu ad avere “Qualcosa” che non va bene. Portano a perdere fiducia non solo nei confronti degli altri, ma a volte anche in se stessi. Spesso entrano nella nostra vita persone che ci dichiarano affetto e poi capisci con dolore che non è così, ma non contente queste persone sanno anche fare in modo di far sentire te responsabile e colpevole che niente è andato bene. Ricordati che la maggior parte delle volte non è così, non sei tu ad essere sbagliato, ma loro che per sentirsi “Giusti” hanno bisogno di farti sentire tale!

  • Rosa Ramirez – Stati d’Animo

    Niente ha più valore di un semplice “ti voglio bene”, semplice solo se è pronunciato con un cuore sereno e sincero, con delle parole dette con l’anima. Tanti sono i “ti voglio bene” che si possono dire spesso più e più volte, in tanti si deteriorano perché sono detti senza sentirli, non sono detti con sincerità. Voler bene invece, è per sempre perché nel cuore delle persone per bene ci sono i sentimenti veri.

  • Anna Rijtano Mallus – Stati d’Animo

    Oggi in giardino c’è festa, cinguettano gli uccellini, volano qua e là, senza una direzione. Si rincorrono, salgono e poi scendono, allegri chiacchiericci come tumultuosa scolaresca il primo giorno di scuola. Quante cose dell’inverno avranno da raccontarsi, chissà. I primi germogli dei narcisi, i fiori bianchi e rosa del pesco, i primi getti del giglio, fiori selvatici spontanei sconosciuti che timidamente si affacciano miracolo della natura finora sonnecchiante e assente. Poi boom, un esplodere a “nuova vita”. Ammirata penso. Ecco, forse accade così anche agli esseri umani quando, per la troppa sofferenza, subiscono una sorta di trauma. Inconsapevolmente forse si appartano, si chiudono, entrano in un mondo tutto loro fatto di silenzi e di ricordi che pungono. Si sentono abbattuti, quasi sconfitti e restano lì, inermi con l’inverno nel cuore, cadono in un simbolico letargo, esattamente come in inverno la natura: vivi sì, ma dormienti in attesa di qualcosa, di un pungolo, della primavera forse, la primavera come sorta di rinnovamento, di nuova vita, di risveglio, di rinascita, la primavera come stagione di nuovi colori nuovi profumi nuovi sproni. La tanto attesa primavera nel cuore.