Teena Brandon – Tristezza
Non ti capita mai di chiederti perché e per chi stai vivendo? Io lo faccio ogni giorno, e ogni giorno non trovo risposta.
Non ti capita mai di chiederti perché e per chi stai vivendo? Io lo faccio ogni giorno, e ogni giorno non trovo risposta.
Manca poco ormai… la mia discesa nel buio più profondo, nello sconforto più totale, è quasi arrivata a destinazione. È un cammino che ti morde dentro, che ti lascia senza speranze, che ti consuma lentamente, poi verrà la rassegnazione, il sentirsi ancora una volta un corpo estraneo al mondo. Infine, la faticosa risalita, l’accantonare dei sentimenti, l’annullamento della propria anima a scapito di una parvenza di serenità, senza guardare in faccia a nessuno, fregandosene di tutto e tutti, facendo del cinismo il compagno di viaggio prediletto fino a quando il cuore tornerà a vivere, fino a quando un raggio di sole tornerà a scaldare, fino a quando un sorriso porterà la gioia.
Se solo potessi cancellare anche il suo dolore, lo farei. Farei qualsiasi cosa. E non desidero niente di più che baciare ogni sua singola cicatrice, baciare e cancellare quegli anni orrendi di abbandono. Ma so di non poterlo fare.
È una vita al confine la mia. Costantemente in cerca del mio baricentro, annaspo in questo grigiore che mi fa desiderare di cadere.
Da un’assenza non puoi scappare, ti rincorre il cuore, ti percorre l’anima e si annida sempre lì tra i contorni dell’emozione.
Non sono solo io: tutti gli uomini sono delusi nelle loro speranze, ingannati nella loro attesa.
È una battaglia persa! Lo è sempre stata! Probabilmente ne ho sempre avuto consapevolezza, e allora mi chiedo: perché ho combattuto!?