Valeriu Butulescu – Tempi Moderni
Più realista, l’alchimista rumeno ha scelto di cercare il liquore invece dell’oro.
Più realista, l’alchimista rumeno ha scelto di cercare il liquore invece dell’oro.
Troppi onesti in circolazione. Preferisco la disonestà dichiarata.
La cultura berlusconiana è riuscita a rovesciare le categorie: per loro i nemici della giusta società non sono i ladri e i corruttori, ma i magistrati che cercano di far rispettare la legge. E l’impudenza diventa la norma.
È difficile credere che la gente non agisca per secondi fini, è facile credere che lo faccia anche per terzi e per quarti.
Alcuni dicono che al giorno d’oggi il problema dei genitori sia quello di voler essere amici dei propri figli invece di esercitare la propria autorità per educarli. Io dico che il problema di molti genitori moderni è che hanno paura di invecchiare e vogliono vivere attraverso i loro figli, per questo vogliono essergli amici: per forzarli verso scelte che farebbero loro se fossero ancora giovani.
Oggi succede di tutto: anche l’ignorante offende l’intelligente ed ottiene consensi.
L’antimoderno è quell’uomo che comodamente in poltrona sogna le scomodità del passato.
La malattia del nostro tempo è la superiorità. Ci sono più santi che nicchie.
Vedo il razzismo serpeggiare sempre verso il più povero. Classismo?
Le vacanze sono finite, si torna all’anormalità!
È meglio un vero menefreghismo, che un finto perbenismo.
Viviamo in un’epoca fatta di poche certezze, tanti sogni, poca convinzione e molta arroganza. Non esistono più scintille dalle quali scatenare i sacri fuochi del cambiamento collettivo.
Non si può negare che in questo mondo virtuale ci sono degli amici reali, veri e sinceri che trasformano i cyberspazi in e-paradisi, ma non dobbiamo dimenticare che oltre la rete c’è ancora quel vecchio mondo reale di cui facciamo parte e col quale, inevitabilmente, siamo in costante relazione.
L’ipocrisia del mondo sta nel considerarlo razionale.
Penso all'”Essere” donna… all’innocenza di una bambina, alla bellezza di un’adolescente, al calore di una moglie, all’unicità di una mamma… alla saggezza di una nonna.Penso, a quanto sia straordinario essere tutte queste persone e a quanto il loro creare vita le renda uguali a Dio, eppure, continuano a lottare per essere quanto più simili all’uomo… penso, a quanti bambini non nasceranno per questo.
Il linguaggio dei segni, braccia conserte per dire di allontanarsi o altri che non capisco e non voglio capire, sono le bestie che pretendono che li si capisca. Una civiltà impostata su un linguaggio gestuale, finisce poi che si comincia a segnare i territori con la pipì?
Il male più grande che affligge l’umanità, si consuma fra le proprie mura, nell’incapacità di dialogare, gioire, ed amare!