Teresa D’Auria – Verità e Menzogna
Fingere una verità per falsificare la realtà è un’aberrazione della mente che si nutre dei trionfi dell’inganno.
Fingere una verità per falsificare la realtà è un’aberrazione della mente che si nutre dei trionfi dell’inganno.
Dicci com’è un albero affinché non dubitiamo che qualcosa nel mondo, fuori da queste mura, continui a combattere contro l’infamia, contro la menzogna, contro la stolta crudeltà dei nemici della vita, dicci com’è e dov’è la giustizia, perché le strappiamo la benda dagli occhi affinché veda, finalmente, a chi, di fatto, è servita, chiunque egli sia; ma non ci dicano com’è la dignità perché lo sappiamo già, perché, perfino quando sembrava non fosse che una parola, noi comprendevamo che si trattava della pura essenza della libertà, nel suo senso più profondo, quello che ci permette di dire, contro l’evidenza stessa dei fatti, che eravamo prigionieri, eppure eravamo liberi.
I giornalisti asseriscono cose che sanno che non sono vere, nella speranza che se le ripetono a lungo diventino vere.
Sono forse Dio? Vedo così chiaramente!
Una verità deve essere evidente il doppio per essere creduta la metà.
Sono sicuro di ciò che penso, questo non significa che ciò che penso corrisponda a verità.
Le favole fanno l’impossibile per somigliare alla verità.