Thomas Mancin – Società
Il rispetto o è reciproco o non ha ragione di esistere. Pertanto penso che l’umanità, giunta a questo punto, possa solo avere due scelte: bruciare nella follia, o giungere a una suprema illuminazione.
Il rispetto o è reciproco o non ha ragione di esistere. Pertanto penso che l’umanità, giunta a questo punto, possa solo avere due scelte: bruciare nella follia, o giungere a una suprema illuminazione.
Ci sono silenzi “padroni del vuoto”, silenzi di match e silenzi da dribbling, ma ci sono anche silenzi burocratici, come se fossi davanti al giudice del tribunale, dove il fascicolo del nostro processo è in attesa della sentenza.
Se non esiste solidarietà tra coloro che comandano e coloro che obbediscono, se il singolo non si sente motivato e essere un membro della totalità, come può la società procedere in armonia?
I nuovi supereroi non indosseranno maschere.
Gli inglesi: sessanta milioni, in maggioranza cretini.
Io penso che ormai ci sia troppa malizia nelle menti per poter cogliere la purezza di un semplice sorriso o la veridicità di un pianto.
In molte religioni, e anche nel folclore dei popoli europei, troviamo la credenza che al momento della morte l’uomo ricordi il suo passato nei più minuti particolari e che non possa morire prima di aver ritrovato e rivissuto la storia di tutta la sua esistenza. Come su uno schermo interiore, il moribondo rivede ancora una volta il passato. Considerata da questo punto di vista, la passione storiografica della cultura moderna sarebbe un segno annunciatore della sua morte imminente. Prima di scomparire, la civiltà occidentale si ricorda per l’ultima volta di tutto il suo passato, dalla protostoria fino alle guerre mondiali. La coscienza storiografica dell’Europa – che alcuni considerano come il suo più alto titolo di gloria – sarebbe in realtà l’istante supremo che precede e annuncia la morte.