Thos. Browne, Urn Burial – Abitudine
La lunga abitudine del vivere non ci allena a morire.
La lunga abitudine del vivere non ci allena a morire.
Non sopporto la gente che sputa nel piatto dove ha mangiato quando prima ci faceva pure la scarpetta.
L’immaginazione è l’occhio dell’anima.
Le abitudini sono come le radici di un albero, si impiantano facilmente, ma sono difficilissime…
Il perché solo pochi momenti rimangono impressi, i pochi di cui ci ricordiamo, da cui traiamo insegnamenti, è troppo sottile da capire. Eppure ve ne sono stati tanti altri non migliori ma diversi da cui imparare. In ogni modo questo è quello che siamo. Momenti diversi, unici, eppure semplici, come aprire una porta, ma comunque unici. Sono questi che si attaccano alla pelle, ancora da formarsi, si cuciono dove non possiamo toccarli, a malapena vederli e svaniscono ma mai abbastanza.
Ciò che la gente spesso dimentica, è che vedere è diverso da sapere.
La televisione è un eccellente mezzo per rimbambire, non per niente ha molte trasmissioni di ripasso estivo che ci rimettono i pantaloncini corti, negandoci però il gusto delle caramelle di allora.