Tony Nevoso – Religione
È Pasqua ogni volta che accetti il tuo peccato come occasione per risorgere e non come scusa per morire.
È Pasqua ogni volta che accetti il tuo peccato come occasione per risorgere e non come scusa per morire.
Ciò che più desidero? La pace. Ciò che più mi appaga? Un sorriso vero. Ciò che più vorrei per i miei cari? La salute. Ciò che più temo? Il futuro. Ciò che più apprezzo? La sincerità. Ciò che più detesto? L’ipocrisia. Ciò che più riscontro? L’indifferenza. Ciò che più non comprendo? La superficialità. Ciò che più non perdono? La violenza sui bambini. Ciò che più vorrei si ricordasse di me? La differenza. Ciò che più prego? La salute delle persone. Ciò che più spero Lui possa perdonarmi? Non aver perdonato abbastanza. Ciò che più vorrei per me? Riuscire a fare la Sua volontà.
Per ogni musulmano che onora gli anziani, Dio gli destinerà coloro che lo onoreranno nei suoi anni.
Il Figlio da sé non può fare nulla se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa.
Quando il regista a cui hai dato il copione della tua vita è Dio, aspettati grandi colpi di scena e un finale mozzafiato.
L’aldilà è una pia speranza, che con la morte scompare.
Allora supponiamo che Dio parli: siamo sicuri di capire quello che lui dice? Se faccio una lezione sono convinto che i miei studenti, trenta, cinquanta che siano, capiscono trenta, cinquanta cose diverse. Perché il linguaggio è immediatamente una traduzione: quando lei mi ascolta lei traduce quello che io dico nella sua visione del mondo. E quindi questa traduzione fa si che lei intende un discorso che io non ho fatto. Per giunta Dio; non so: qualcuno lo sente, qualcuno ritiene che gli parli. Ma vediamo bene: l’ha sentito davvero con le orecchie, le ha detto delle cose incontrandola, oppure lei immagina che quella sia la parola di Dio.