Totò (Antonio de Curtis) – Paura & Coraggio
Ma quale paura? Nel mio vocabolario non esiste questa parola, a meno che non si tratti di un errore di stampa.
Ma quale paura? Nel mio vocabolario non esiste questa parola, a meno che non si tratti di un errore di stampa.
Capita che nella vita ci siano momenti in cui vorremo non essere mai nati, altri che non vorremo più esserci.Nella maggior parte dei casi, invece, abbiamo tanta paura di perderla e ci aggrappiamo ad ogni speranza, anche la più assurda per poter credere di aver ancora tanto da vivere… Questo accade sopratutto nella malattia del corpo.Invece quando è l’anima ad essere malata e sofferente l’opzione cambia, e vorremo non esserci più. Allora mi chiedo è più forte l’anima o il corpo? Ci vuole più coraggio a vivere o a morire?
Bisogna arrendersi a se stessi solo allora si trova il coraggio per lasciare andare ciò che di vecchio ci si tira dietro, la paura l’impotenza. Si diventa efficienti, e muoversi nel grande mare della gratitudine che unisce da sempre.
Oggi, ci vuole proprio tanto coraggio a non seguire e inseguire modelli di finte personalità “Stereotipi” modellati a opera d’arte. Ci vuole tanto coraggio per essere se stessi in questo mondo che apparire vale più di essere.
La paura della solitudine dovremmo riuscire ad accantonarla. Perché il rischio poi è di sentirsi soli pur stando in coppia. O, peggio, di trattare le persone come articoli in saldo, da mettere in prova prima di essere acquistati. E se il rispetto per gli altri è una forma di buona educazione, quello per noi stessi deve essere sempre e comunque una priorità. Priorità che fa rima con dignità. Regalate il vostro amore a voi stessi, prima di tentare di elargire i vostri problemi a qualcun altro. In poche, salvatevi da soli.
È proprio ciò che più temiamo a rivelarsi prezioso dopo averlo affrontato.
Il mio coraggio finisce dove iniziano le tue paure.