John Gneisenau Neihardt – Tristezza
È nell’oscurità dei loro occhi che gli uomini si perdono.
È nell’oscurità dei loro occhi che gli uomini si perdono.
L’unico torto che una madre possa fare a un figlio è andarsene senza preavviso.
Le pieghe amare intorno alla bocca sono il primo segno della sconfitta.
La vita è come un enorme palcoscenico: c’è la parte di Laura, di Marco, di Elisa… ma a volte c’è qualcuno che non contento va dal regista e gli dice: “basta, la mia parte è troppo difficile, me ne vado!! ” e allora rinuncia allo spettacolo e va via per sempre dal palcoscenico…
A volte, troppo solo, persi il buonumore e i colori sbiadirono: pallore e uniformità, sempre presenti nei percorsi in discesa.
L’amore è come la droga: prima ti rende felice e poi ti uccide.
Ci sono ferite che non guariscono mai.
Se ti spezzano il cuore e ti viene da piangere alza il mento e sorridi nessuno deve sapere che dentro stai morendo.
Quando non ricordi più come ti sei fatto male allora sei guarito.
Oggi so molto bene che alla fine di un amore si sopravvive.
L’incertezza di una rottura può far impazzire. La fine di un sentimento è dolorosa quanto la perdita di una persona cara.
Ci sono giorni, come oggi, in cui sento il peso del cielo sopra di me.
Quando dal cielo sgorgano lacrime di cristallo ti accorgi di quanto sia leggero il sonno della tristezza. Quindi non gridare troppo o la sveglierai!
Quando ti guardi allo specchio non vedi la sofferenza, vedi solo un corpo inutile che fa da scudo ad un piccola anima.
Cosa resta quando ricordare non basta?Cosa è la vita senza colei che è unica?La mente vola e si confonde tra quell’immagine di lei che vola lontano da me.
La solitudine ci rende fragili.
Il depresso è colui che si sente solo in una folla.