Alfonso Pepe – Tristezza
Il suicidio perfetto prende atto nel momento in cui non si viene a sapere.
Il suicidio perfetto prende atto nel momento in cui non si viene a sapere.
È vero il dolore forse mi ha cambiata. Lo so che è così. Ma non per questo rinnego il mio passato, anzi lo stimo e lo ringrazio per quello che ha saputo fare, dando forma, parole e dimensioni a emozioni e sentimenti rinchiusi nel mio cuore. Perché è per suo merito che sono diventata più sicura, più consapevole, più decisa, più fiera. Ora so affrontare con più forza la vita, so affrontare le difficoltà con più calma e serenità… ora so discernere la strada della felicità, so esistere in questo garbuglio chiamato vita, so dare un senso e un giusto valore alle cose davvero importanti per me!
Le lacrime non sono altro che lucciole traditrici, che svelano alla notte dove si nascondono i nostri dolori.
Di mille promesse infrante non resta che il silenzio, e tante scaglie con cui, passo dopo passo, ferirsi i piedi.
Le persone che sembrano forti, quelle che sembrano salde in realtà sono quelle che dentro stanno cadendo a pezzi.
Non piango no, mi trattengo, ma sai ho un oceano dentro.
Alcuni pensieri sono insopportabili. Più provi ad allontanarli, più ti affollano la mente.
La mia solitudine fa molto meno male di certe false compagnie.
Sono certa: le lacrime non sono per i deboli. Perché chi piange è dannatamente forte. Non è da tutti far sgorgare emozioni. Chi piange ha speranza, ha fiducia. Più fragili e delicate sono le persone che, invece, non piangono più: creano una corazza fuori mentre lentamente marciscono dentro. Ma vengono ripagate con il tempo. Perché prima o poi tutto quello schifo se ne va. E allora si piange, si piange a dirotto e senza controllo. Si piange in qualsiasi luogo ed in qualsiasi momento. E le lacrime scorrono irrefrenabili sotto la doccia, leggendo un buon libro, di ritorno dalla scuola, ascoltando le fusa del proprio gatto ed osservando la pioggia. Si piange. Come non si aveva mai pianto.
Dicono che con la solitudine una persona si rafforza. Per molti e un opportunità per alcuni è una condanna.
Nuda tristezza, tu che vivi accampata nell’anima mia, tu nuda tristezza che fai male all’unico senso della vita. La stessa vita che tu nuda tristezza porti via il sorriso, restando nuda nel vento dei perché!
Ieri come scusa ho detto di essere stanca, oggi come scusa ho detto di essere triste, domani dirò sinceramente di essere stanca di essere triste.
Mi accontento della sofferenza che ho attraversato, è stata sempre proporzionata alla mia tolleranza.
Proprio perché ho la capacità di vedere quanto sia straordinaria la vita, odio le sere come questa, in cui non mi è concesso di vivere. Urlo solitario, mi arrabbio e sento un crampo fastidioso nello stomaco, ora che capisco, con tutta la mia anima, cosa significhi non esistere.
Un altro giorno se n’è andato, piatto, insipido nel suo vuoto, senza novità, senza nessun tipo di sussulto, come del resto lo sono tutti i giorni, in attesa di novità, aspettando quel cambiamento che ti scuota la vita, distogliendoti da quella sua, solita, routine quotidiana, nella speranza che questo avvenimento sia sempre dietro l’angolo di ogni giorno, in agguato, pronto a colpirti, ma tu sei lì che speri, speri, e ancora speri, ma intanto i giorni passano uno dopo l’altro, soliti, simili a se stessi, andando però comunque avanti, domandandoti se mai qualcosa realmente avverrà, ma forse chissà, magari prima o poi…
Nessun dolore può uccidere l’amore ma la sua assenza può dare dolore.
Nessuno potrà mai alleviare i tuoi perché se non tu stessa, e spesso neanche tu comprendi i perché di questa vita che si diverte con te!