Claudio Visconti De Padua – Tristezza
I litigi sono come le onde del mare, irrompono violentemente nell’amore, fino a farlo inabissare.
I litigi sono come le onde del mare, irrompono violentemente nell’amore, fino a farlo inabissare.
Aspettare equivale a morire giorno dopo giorno.
Ci sono inverni che non conoscono estati quando lasciamo gelare la neve sulle ferite del nostro cuore.
Dovrei avere un motivo per piangere, ma maledizione, non ho idea di quale sia.
Non credo sia una coincidenza che “tear”, in inglese, significhi sia “lacrima” che “strappo”. Non c’è peggior distacco di qualcosa o qualcuno che, allontanandosi, si trascina via pezzi di noi. Velocemente o lentamente che avvenga.
Persone come preservativi. Le riempi di te fino all’ultima goccia e poi le getti sotto il letto, con la polvere, a sgocciolarti via fino al loro inaridimento totale.
Come lasci il catrame occluderti i polmoni, così hai lasciato che le delusioni ti rendessero impermeabile. Però, lo sai, si può sempre smettere di fumare.
A essere pessimisti ci si prende. La realtà è sempre peggiore di quel che sembra. Se avete un presentimento pessimo, perseguitelo. Se va bene, verrà sfatato. Ma le cose, bene, non vanno mai.
Sentire la mancanza di qualcuno è percepire un buco dentro che niente e nessuno può colmare. Non i ricordi, non i desideri, non l’ostinazione di non pensare. Quel buco a volte si allarga, a volte si restringe, ma continua a galleggiare dentro, incessante e doloroso. Soltanto chi ci sta mancando potrebbe riempirlo, ma non sarebbe più mancanza, sarebbe tutta un’altra storia.
Un giorno la nostra specie si estinguerà e non sarà un guerra nucleare la causa, ma una sottile lama silenziosa, nota come indifferenza.
Occorre una grande forza, vivere di sogni quando il cuore è pieno di dolori.
Avrei potuto spaccare il mondo intero, se solo anni prima qualcuno non avesse spaccato me.
Il silenzio può aiutare a capire e a guarire. È necessario per comprendere ciò che un cuore ferito urla e quello di cui ha più bisogno per non morire. In alcuni casi ti fa sentire come rinchiuso in una gabbia fatta di solitudine e tristezza escludendoti da tutto quello che ti gira intorno: sono i momenti nei quali necessiti maggiormente di quel calore che non riesci a trovare.
Ha fatto più vittime l’incomprensione, che non la mancanza d’amore o d’affetto.
Ricorda che la felicità ha una sua rapida scadenza.
Si chiamano silenzi dell’orgoglio quelli che uccidono dentro.
Per sopportare tutto questo dolore, chiudo gli occhi e mi perdo nell’amore.