Gabriella Brancaleone – Tristezza
Passato un dolore ne inizia un altro.
Passato un dolore ne inizia un altro.
Ci sono vuoti che non si riempiranno mai.
Come il vento in bufera il dolore si porta via la mia essenza e lascia qui accalcate a forma di donna le mie membra inanimate… sono solo apparenza.
Essere triste per un amore finito,essere triste per averti perso per sempre,essere triste del buio che ha invaso il mio cuore,essere triste di non rivedere i tuoi occhi,eri te la mia luce, eri te il mio faro che mi guidavaverso la felicità. Purtroppo la vita è questa… momentidi gioia e momenti di dolore, ti auguro per te tantimomenti di gioia.
Questa è la tristezza connessa ad ogni vita finita. […] Essa però non arriva mai a realizzarsi, e serve soltanto all’eterna gioia del trionfo. Donde il velo di tristezza, che si stende su tutta la natura, la profonda, insopprimibile malinconia di ogni vita.
Ricordo che quel giorno ho sentito come se il mio cuore fosse strappato dal petto e con esso tutte le mie speranze… Ricordo di essermi sentita portare via una parte di me, quella parte che non riesco a ritrovare.
Arriverà il vento che mi asciugherà l’ultima lacrima…
Certe volte ricominciare non è così semplice come può sembrare. Ci vuole tempo, ma in alcuni casi, non basta nemmeno quello.
Ah! Veramente non so cosa più triste che non più essere triste!
Non bastano cento coperte per scaldare un cuore ghiacciato da una delusione d’amore.
Ho voglia di lottare. Ma ho bisogno di avere qualcuno accanto a me.
Improvvisamente ti manca l’aria, e ogni respiro è una fitta dentro che ti toglie il fiato. Vorresti urlare, ma anche le parole ti hanno abbandonato… e l’unico modo per farcela è pensare che un giorno questo dolore, questa tristezza non sarà più tua.
Dove c’è stata una lacrima, un tempo c’era un sorriso che parlava d’amore.
Vorrei poterti raccontare tutte le emozioni che mi dai giorno dopo giorno, emozioni bellissime, che tanto desideri sentire da me, ma non posso, sono emozioni troppo forti. Spesso mi chiedi: piccola come stai? Come vuoi che stia, mento, mento tutte le volte che dico di stare bene, perché non è così.Sei il mio angelo custode, mi regali emozioni meravigliose, da favola, ma che si trasformano in dolore, questo perché non posso viverti.
La solitudine è sentire lontano chi ti è accanto.
Lo splendore più bello è stato il vostro!
Ieri il destino mi ha portato un altra volta vicino te, nel tuo paese.Ma tu non c’eri.Non c’eri nel bar, dove vendono i dolci con la ricotta così buona.Non c’eri sulla piazza.Non c’eri al lago, che non tanto tempo fa nei tuoi occhi specchiava il mio sguardo e sorriso alla luce del sole tramontando.Non c’eri perché sei nel mio cuore.Ma quando te ne vai?