Ugo Foscolo – Morte
All’ombra dè cipressi e dentro l’urne confortate di pianto è forse il sonno della morte men duro?
All’ombra dè cipressi e dentro l’urne confortate di pianto è forse il sonno della morte men duro?
Venti anni addietro sì fatti ingegni si rimanevano inerti ed assiderati nel sopore universale d’Italia: ma i tempi d’oggi hanno ridestato in essi le virili e natie loro passioni; ed essi hanno acquistato tal tempra che spezzarli puoi, piegarli non mai.
Vorrei essere come un fiore: sbocciare e morire in un giorno.
La morte non viene una volta sola: quella che ci porta via è l’ultima morte.
Usare il tempo della propria esistenza, in maniera consapevole del bene e male, è cosa buona prima che la morte ci separi da questa dimensione.
Il giorno in cui morirò, vorrei poterti vedere per l’ultima volta in modo tale da ricordarti per l’eternità, e riscaldare così il mio cuore ormai freddo.
Nonostante la partecipazione affettiva, all’appuntamento con la morte si arriva sempre soli.